Melfi, ex Auchan: dalla Regione un Avviso pubblico per dare una risposta ai lavoratori. Ecco i dettagli

“La Regione mantiene i suoi impegni ed entro la prima settimana di ottobre, come già concordato con le organizzazioni sindacali e le Amministrazioni comunali di Melfi e Lavello, sarà pubblicato un Avviso pubblico per dare una risposta ai lavoratori ex Auchan di Melfi.

È il caso di ricordare che la Regione per raggiungere questo obiettivo, strettamente intrecciato alla promozione di nuove attività produttive nell’area San Nicola di Melfi e in quelle limitrofe, ha stanziato 8 milioni di euro”.

È quanto dichiara l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Francesco Cupparo, che ha partecipato ieri ad un incontro in Prefettura a Potenza convocato dal Prefetto Annunziato Vardè:

“È una vicenda molto complessa riferita all’attività di distribuzione/vendita di prodotti alimentari e non alimentari della catena Auchan che ci ha portato tra l’altro a chiedere un tavolo di crisi al Mise.

Margherita Distribuzione ha progressivamente e definitivamente cessato ogni attività commerciale alla data del 31/12/2020, con la sola eccezione di tre punti vendita soggetti ai vincoli antitrust, le cui attività sono cessate in data 31/3/2021.

Sono seguite difficoltà di relazioni industriali e per la conseguente individuazione di un percorso finalizzato a salvare posti di lavoro ed unità produttiva.

La Regione attraverso un avviso pubblico intende raggiungere l’obiettivo di coinvolgere aziende insediate o che intendono insediarsi sia in sito che fuori sito che si faranno carico di riassorbire i lavoratori ex Auchan e di incrementare nuove attività produttive, di conseguenza nuovi occupati, non solo nell’area San Nicola di Melfi ma anche in quelle limitrofe che hanno potenzialità di sviluppo.

L’ Avviso pubblico prevederà:

  • la possibilità della reindustrializzazione nello stesso sito con relative attività di adeguamento/modifiche dello stesso per nuove attività produttive, ai sensi dell’art. 17 legge regionale 28/2007, previa messa a disposizione del sito da parte del proprietario;
  • la possibilità di estendere la reindustrializzazione anche in altri siti e in settori di attività manifatturiere diverse dalla precedente attività al fine di favorire la completa ricollocazione di tutti i lavoratori già impegnati nella precedente attività, ai sensi della legge regionale n. 19/2012.

Al fine di avere garanzia di maggiore stabilità occupazionale, saranno previsti strumenti fiscali e normativi anche da parte dei Comuni interessati per facilitare le iniziative industriali che devono consentire il recupero di strutture dismesse e/o l’ammodernamento/riqualificazione di strutture già produttive.

Evidentemente, come è risultato oggi al tavolo in Prefettura, che riprova la grande sensibilità e l’impegno istituzionale del prefetto Annunziato Vardè, sono altri che non hanno mantenuto i propri impegni”.