Melfi e Rionero insieme per sostenere i bambini che soffrono di questi disturbi

Si scrive inclusione, si legge cura per l’altro.

Potrebbe essere questa la didascalia che scaturisce dall’evento “Non ho paura di disturbare – Il Rotary per una scuola inclusiva”, tenutosi nella giornata di Martedì 26 Febbraio presso l’Auditorium del Centro sociale, organizzato dall’I. C. Ex  Circolo Didattico di Rionero in collaborazione con l’Amministrazione comunale cittadina, con il Centro riabilitativo Imparola di Matera e sostenuto dal Rotary Club di Melfi, ivi rappresentato dalla presidente, prof.ssa Rosanna Cardone.

Tale incontro (che ha visto tra gli altri la partecipazione di docenti e genitori di alunni dello stesso istituto e non solo) ha voluto suggellare un accordo tra la suddetta istituzione scolastica, guidata dalla Dirigente scolastica prof.ssa Tania Lacriola, e la storica associazione del Rotary che da sempre si distingue nella società civile, a livello locale e nazionale, per il sostegno, l’attenzione e la vicinanza a temi di interesse generale e culturale, con uno sguardo particolare al mondo della scuola e dell’istruzione.

Nello specifico, alla base di questo fermento educativo vi è la solida convinzione, da parte degli operatori di tale istituto, di mettere l’inclusione al vertice di ogni azione progettuale didattica e di prendersi a cuore i vari disagi di cui sono sempre più “vittime” i ragazzi di oggi, primi fra tutti quelli legati ai disturbi specifici dell’apprendimento che fino a non molto tempo fa relegavano nelle varie scuole una fascia di allievi al ruolo di protagonisti secondari.

L’incontro ha posto sapientemente l’accento sul fatto che l’elemento di diversità può piuttosto rappresentare una risorsa o uno stimolo per chiunque viva la scuola dal di dentro, siano essi alunni o insegnanti e che sia imprescindibile un lavoro di sinergia e di riacquistata fiducia con le famiglie di allievi con determinati disturbi, i quali hanno bisogno di percepire intorno a loro un clima di positività e di poter contare su strumenti che aumentino il grado di autostima di ciascuno.

Ecco quindi sostanziarsi il ruolo propositivo del Rotary Club che ha inteso far dono alla scuola di preziosi software di ultima generazione, fruibili da alunni con disturbi di apprendimento, impegnandosi a fare altrettanto in futuro per gli altri istituti scolastici di Rionero, cosicchè includere diventi sempre più un verbo di risoluzione attiva, non passiva.