Lavello,”potenziare il canile sanitario”: ecco le ultime notizie

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Annalisa Di Giacomo:

“A seguito della pubblicazione del bando finalizzato all’affidamento del servizio della gestione del canile comunale e le annesse attività per la lotta al randagismo, la Presidente nazionale della ‘Lega per la difesa del cane’ ha fatto pervenire all’Amministrazione Comunale delle osservazioni accompagnate da alcune perplessità sul bando riferito all’affidamento del servizio della gestione del canile comunale, pubblicato dagli Uffici del Comune di Lavello il 18 Dicembre scorso.

Le questioni sollevate dalla ‘Lega per la difesa del cane’ sono oggetto di attente valutazioni da parte nostra e degli Uffici responsabili, proprio perché promosse da un soggetto autorevolissimo schierato storicamente per la tutela della vita e del benessere degli animali.

Abbiamo da sempre ritenuto la nostra struttura comunale un paradigma vero di organizzazione di servizi finalizzati al rispetto degli animali, un luogo di aggregazione sociale, ma soprattutto un veicolo fondamentale dell’idea concreta di cura ed affetto degli animali.

Pertanto, anche questo passaggio obbligatorio di affidamento attraverso bando pubblico non deve essere la circostanza per mettere in crisi questo originale modello, piuttosto a mantenere viva questa esperienza e a preservarla, rafforzando l’idea che il canile rappresenta un punto di riferimento di cura di natura culturale, valoriale ed etica, non solo come un luogo ed un servizio, ma come contenitore sociale a servizio della nostra comunità e non solo.

L’amministrazione comunale ha già programmato, con la manovra di bilancio 2020, di mettere a disposizione risorse finanziarie per potenziare il canile sanitario a sostegno del servizio del canile rifugio e la richiesta che ci è pervenuta in questi giorni dalla ‘Lega nazionale del cane’ rafforza questa idea.

Come è stato già anticipato in un comunicato stampa del Luglio scorso, riteniamo doveroso sottolineare che su questo tema non si può e non si deve fare business, piuttosto lavorare in sinergia con le istituzioni per promuovere azioni di prevenzione e sensibilizzazione per porre rimedio ai persistenti casi di abbandono ed incuria purtroppo ancora esistenti”.