Fisco, Governo dà il via alla rivoluzione: cosa cosa cambia

Combattere l’evasione fiscale con un diverso approccio, garantendo certezze riguardo a tutte le scadenze per i contribuenti e adottando sanzioni più in linea con le normative europee.

Come riporta quifianza: “Combattere l’evasione fiscale con un diverso approccio, garantendo certezze riguardo a tutte le scadenze per i contribuenti e adottando sanzioni più in linea con le normative europee.

Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha firmato e presentato due decreti legislativi di notevole importanza ai suoi colleghi.

Il primo di essi riguarda la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, con l’obiettivo di ‘rivederne la disciplina e garantire la certezza del diritto’.

Gli esperti commercialisti ritengono che lo Statuto sia una delle leggi più frequentemente trascurate, mentre dovrebbe essere valorizzato.

Di conseguenza, il governo ha deciso di rafforzarlo: le disposizioni dello Statuto saranno elevate a principi generali dell’ordinamento, e quindi verranno applicate in caso di dubbi interpretativi nelle norme fiscali.

Questa chiarezza era una richiesta anche da parte del mondo delle imprese.

Il viceministro Leo ha inoltre ricordato alle imprese un’altra decisione già presa: le aziende che si erano trasferite all’estero, persino in paradisi fiscali, potranno beneficiare di uno sgravio del 50% se sceglieranno di tornare in Italia.

Con il nuovo decreto legislativo, si introduce anche un cambio di paradigma nel rapporto tra i cittadini e l’Agenzia delle Entrate, che comporterà maggiori responsabilità per quest’ultima.

L’amministrazione finanziaria sarà ora tenuta a motivare in modo chiaro gli atti inviati ai cittadini, basandoli su dati e fatti certi, e indicando le prove a sostegno delle decisioni di accertamento.

Questo rappresenterà un cambiamento rispetto alla pratica attuale, che si basa su presunzioni di comportamenti scorretti.

Il secondo decreto si focalizza sulla semplificazione degli adempimenti e sulla revisione del calendario dei versamenti, una misura richiesta anche dai commercialisti con l’obiettivo di stabilizzare soprattutto il periodo estivo, che attualmente è gravato da oltre un centinaio di scadenze.

Come affermato dal viceministro Leo qualche giorno fa, l’obiettivo è garantire “un calendario stabile con tempi ben definiti”, il che implicherà pause per tutti durante l’estate e il periodo natalizio, sia per l’amministrazione che per i cittadini.

In aggiunta, all’interno dello stesso provvedimento presentato lunedì, verranno incrementate le soglie per l’approvazione del visto di conformità.

Vi è, inoltre, un capitolo dedicato alle sanzioni, che attualmente sono considerate eccessivamente pesanti dal viceministro Leo.

Egli ha spiegato il divario tra l’Italia e l’Unione Europea, sottolineando che, mentre nell’UE si stabilisce che non si possano applicare più di due tipi di sanzioni per la stessa violazione, in Italia sono previste ben cinque tipologie di sanzioni: quelle penali, amministrative, accessorie, quelle previste dalla legge 231 (la responsabilità amministrativa/penale delle imprese per i loro amministratori) e la confisca per sproporzione.

Anche la quantità delle sanzioni è superiore agli standard europei, ad esempio per l‘IVA in Italia si va dal 120% al 240%, mentre in Europa il limite massimo è del 60%.

Il viceministro ha anche espresso l’intenzione di rivedere il meccanismo di riscossione, sottolineando la necessità di una “operazione verità”.

Questo è dovuto al fatto che il magazzino di cartelle esattoriali ha raggiunto dimensioni “anormali”, ammontando a circa 1.153 miliardi di euro, gran parte dei quali non possono essere recuperati poiché i soggetti coinvolti sono per lo più deceduti o dichiarati falliti.

Di conseguenza, l’obiettivo è rimuovere questo carico dal sistema di riscossione e riallocarlo in modo appropriato”.