EMERGENZA CINGHIALI IN BASILICATA: LA REGIONE RECLUTA I CANI

La Giunta regionale di Basilicata ha approvato alcune integrazioni e modifiche per quanto riguarda l’esercizio del prelievo controllato del cinghiale in applicazione ai piani provinciali di controllo della specie.

In pratica si tratta di intervenire con alcune azioni per arginare il problema dell’aumento dei cinghiali nelle nostre terre che stanno provocando diversi danni all’agricoltura, oltre a costituire un potenziale pericolo per l’uomo.

L’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia ha dichiarato:

“Continuano le azioni del Dipartimento per ovviare alle necessità manifestate dagli imprenditori agricoli in molti territori della regione e per rispondere alla crescita esponenziale delle domande di risarcimento per danni causati dai cinghiali nei fondi coltivati, ai veicoli e alle persone. Introduciamo, pertanto, il cosiddetto “controllo a chiamata” che consentirà di aumentare gli abbattimenti e tutelare le colture agricole.

I Comitati direttivi territorialmente competenti, così come gli imprenditori agricoli che avvistano cinghiali nei fondi di proprietà possono ora fare richiesta apposita di selecontrollori”.

Per quanto riguarda l’impiego di cani limieri, Braia ha precisato:

“Il Disciplinare prevede l’abbattimento con metodo della girata, tra le metodologie di controllo numerico della popolazione del cinghiale. La girata si potrà svolgere in forma collettiva mediante posizionamento di poste fisse e utilizzo di un conduttore armato ed un solo ausiliare limiere purché quest’ultimo abilitato esclusivamente tramite prove Enci, come specificato nel parere di Ispra espresso al piano di controllo del cinghiale per la provincia di Matera e dal Ministero delle Politiche agricole e forestali”.

(foto web)