Da Venosa alla Polonia un autobus carico di beni di prima necessità: tornerà con civili da mettere in salvo. Ecco i dettagli

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di “Venosa duemilaventiquattro” sulla partenza questa mattina da Venosa in direzione Medyka (Polonia) di un autobus carico di aiuti e beni di prima necessità.

Come fa sapere Venosa duemilaventiquattro:

“Questi beni sono stati raccolti negli ultimi dieci giorni grazie all’iniziativa di Alina Tkacenko una giovane donna di origini Ucraine che vive da molti anni a Venosa e che ha voluto rispondere direttamente al grido di aiuto del suo popolo.

Insieme ad Alina nella sua spedizione anche Francesco Mollica che dichiara:

‘Ho voluto accompagnare Alina nella sua missione umanitaria sin dal primo momento, e anche fisicamente nel suo viaggio verso la Polonia’.

Mollica, già Presidente del Consiglio Regionale, visto il grande slancio ma anche le tante difficoltà nell’organizzazione, ha immediatamente messo a disposizione le sue forze per finalizzare il prima possibile la consegna delle donazioni.

Insieme al suo gruppo, insieme ad associazioni come Green Pets e grazie all’aiuto di tante persone del Vulture e del Potentino (privati, professionisti, farmacie, parafarmacie, medici, negozi, associazioni) si è reso possibile questo viaggio di solidarietà in supporto di un intero popolo vittima di questa follia che è la guerra.

Si è raccolto di tutto:

  • farmaci,
  • prodotti medicali,
  • viveri, vestiario,
  • fondi per affrontare il viaggio.

Ecco ciò che udiamo dalla viva voce, rotta dall’emozione, di Alina:

‘È una macchina della solidarietà commovente che dal momento in cui è partita con un mio semplice post su Facebook in cui chiedevo aiuto ha coinvolto in poche ore una intera comunità Venosina e Lucana’.

Dal momento in cui la raccolta dei beni è stata centralizzata in un punto di raccolta generosamente concesso gli aiuti si sono moltiplicati e si è pensato di far partire il tutto non più con un furgone, come da iniziale ipotesi, bensì con un autobus al fine di riportare in Italia civili in fuga dai conflitti nella speranza di dare un po’ di aiuto e di sollievo in questa enorme tragedia che colpisce oggi il popolo Ucraino”.

In copertina: foto d’archivio.