Da Lavello il critico e classicista Mauro Di Ruvo meraviglia anche Roma con il suo romanzo, ospite d’onore Alessandro Cecchi Paone. L’evento

Dopo averlo presentato la prima volta a Lavello, paese dov’egli ha vissuto, in occasione del convegno “L’ombra del doppio: la dicotomia nella poiesis” e dopo la conferenza di Perugia, dove egli si occupa attualmente di Etruscologia e Diritto romano, anche stavolta il critico e classicista Mauro Di Ruvo meraviglia non solo la Lucania, ma anche le sponde del Tevere portando a Roma il suo Pasqualino Apparatagliole.

Del ciclo di Poesia Politica, così lo ha definito il critico lucano, fa parte anche questo nuovo convegno “Tra la Legge e la Parola: L’Esodo del potere. Dalla secessione sacra alla rinuncia del mondo. Ratti d’amore e rotte d’onore nel viaggio della storia delle costituzioni” che avrà luogo proprio questo lunedì 15 aprile alle ore 18.00 all’interno della splendida Galleria La Pigna di Palazzo Maffei Marescotti, dove sarà esposta durante la conferenza anche la nuova mostra di quadri della galleria.

L’evento tiburtino affiancherà allo stesso tavolo ospiti come il giornalista e caporedattore di Lanterna Domenico Ercoli, e il giurista Luca De Laurentiis, insieme ad un altro ospite d’eccezione, il noto conduttore e documentarista televisivo Alessandro Cecchi Paone, che presenterà qui il romanzo di Mauro Di Ruvo.

Afferma il classicista lucano:

“Una storia quella di Pasqualino Apparatagliole, che in realtà non solo è dedicata alla memoria di suo nonno scomparso pochi giorni addietro, ma è stata vocata a ritrarre «una Lucania arcaica che è scomparsa lasciandoci oggi i paradossi della civiltà come testamento illegittimo dell’antichità.

Da questa matrice sembra essere nata l’idea del convegno romano, che nella sua policroma complessità tematica già dichiarata dal titolo, vedrà alla fine anche una lectio magistralis del classicista lucano sull’«Esodo del potere».

Se è per tutti evidente allora la lucentezza intellettuale e lo spessore accademico che mostrerà l’evento, si scopre soprattutto come la linfa che nutre questo convegno sia rivelatrice di aspetti che del tutto inediti nell’attuale divaricazione tra fede poetica e fiducia politica di una penisola ancora da sondare nella sua enigmatica Bellezza.

Ancora una volta Roma sarà teatro di voci che si fanno interpreti resilienti della lingua dell’Arte e della Democrazia proprio quando giunge il suo più silenzioso tramonto”.

Non resta allora che aspettare la metà di aprile a Roma per assistere all’evento gratuitamente che prevederà al suo termine il firmacopie del libro.

Ecco la locandina dell’evento in programma a Roma.