Cosa vedere a Melfi

Melfi è una delle città più belle ed affascinanti di tutta la Basilicata, ed ogni anno attira moltissimi turisti. Dal punto di vista storico e culturale sono molti i monumenti ed i luoghi di interesse che ci riportano indietro nel tempo, ma anche a livello naturalistico e paesaggistico il territorio di Melfi ha molto da offrire.

Il centro storico

Melfi è un’incantevole cittadina dall’aspetto medievale che si caratterizza per l’affascinante centro storico. Nel corso degli anni la città lucana è stata dominata da vari popoli, dai Normanni agli Svevi, passando anche per Angioini ed Aragonesi. Sono tanti gli edifici ed i monumenti di interesse storico e culturale da visitare in città.

L’edificio storico di maggior pregio è senza dubbio il Castello Normanno, una delle fortezze più importanti di tutto il sud Italia, che venne fatto costruire dai Normanni nell’XI secolo e che ancora oggi, con la sua mole, domina tutto l’abitato.

Il centro storico custodisce degli importanti edifici religiosi, il più importante dei quali è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente al 1076, che si è “rifatta il trucco” nel XVIII secolo e che oggi ci regala un bellissimo contrasto tra due stili architettonici di epoche differenti. Altre due chiese da visitare sono la chiesa di Sant’Antonio la Chiesa di Sant’Anna.

Natura e paesaggio

Dal punto di vista naturalistico la scena è dominata dal Monte Vulture, un antico vulcano ormai inattivo che risale all’era protostorica. Le pendici del Vulture, che supera i 1300 metri di altitudine, sono ricoperte di boschi, ed in particolare di castagneti che all’inizio dell’autunno sono carichi del “marroncino di Melfi”, ovvero la varietà di castagna che cresce in questa zona e che presto potrebbe ricevere anche il marchio IGP.

Feste e Sagre

Durante l’anno sono molti gli appuntamenti che animano la città di Melfi. Uno di questi è la Sagra della Varola, la festa dedicata al famoso “marroncino di Melfi”, una vera e propria eccellenza del territorio. La sagra è una delle più interessanti dell’intera Basilicata, ed oltre ai vari stand enogastronomici che hanno come protagonista la castagna si possono visitare anche i mercatini artigianali e divertirsi grazie ai giochi organizzati lungo le vie del paese (si tratta di giochi molto diversi dal superenalotto di oggi e le relative quote).

La sagra è sempre l’occasione giusta per prendere parte alle visite guidate ai principali monumenti del paese.

Un altro evento assolutamente da non perdere a Melfi è la Pentecoste, ovvero la rievocazione della “Pasqua di sangue”, famosa per essere una delle più antiche tradizioni della Lucania. La Pentecoste richiama lo storico evento del 23 Marzo 1528, quando la città fu assediata dall’esercito di Francesco I Re di Francia. In quell’occasione gran parte della popolazione locale venne trucidata, ed è per questo motivo l’evento è ricordato come la “Pasqua di sangue”. Dopo la Santa Messa prende il via la classica escursione/processione nei boschi del Vulture. Dai boschi si ritorna in città su un carro trainato da buoi che trasportano la statua della SS. Trinità e quella di S. Michele, il santo protettore dei boschi del Vulture.