Coronavirus: “Riduzione giorni di quarantena per i vaccinati con terza dose”. Cosa ne pensate?

Sarà inviato domani dalle Regioni un documento indirizzato al Comitato tecnico scientifico che contiene una serie di richieste sulla gestione dell’autoisolamento, in cui si chiede l’azzeramento della quarantena per le persone che hanno copertura vaccinale, in particolare quelle con terza dose effettuata.

Secondo quanto riportato su LaStampa ecco cosa si apprende da fonti che hanno stilato il documento:

“Le modifiche auspicate sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, saltato in diversi territori, che rende appunto necessario un superamento delle attuali regole delle quarantene.

Tale ipotetica decisione preoccupa e non poco Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, intervistato dall’Ansa:

‘Una quarantena che preveda meno di 5 giorni di isolamento è un azzardo anche per chi è vaccinato con due o tre dosi ed è positivo al virus Sars-CoV2. Il motivo ce lo dicono i dati: la variante Omicron ha un’incubazione di 2-3 giorni e la trasmissione avviene nei due giorni prima dei sintomi e nei 2-3 giorni successivi.

La variante Omicron presenta una contagiosità come quella del morbillo, quindi molto elevata anche chi ha fatto il vaccino è contagioso ovviamente, quindi nei giorni di quarantena dovrebbe tenere la mascherina Ffp2 pure in casa se ci sono dei familiari.

E, se il Cts che si riunisce domani dovesse accorciare la quarantena per i vaccinati dagli attuali sette a cinque giorni, in ogni caso prima di far uscire le persone dalla loro abitazione, pur se con mascherina, indicherei un tampone per controllare la negativizzazione.

Diminuire il periodo di quarantena per chi ha ricevuto le inoculazioni ha senso specie se pensiamo a servizi come gli ospedali dove le assenze di medici, infermieri e altri operatori sanitari in isolamento perché positivi, ha un peso notevole sul sistema sanità.

Ma bisogna mantenere il principio di massima cautela per evitare che tra qualche settimana la diffusione di Omicron sia tale da capovolgere la situazione attuale'”.