Coronavirus, Ministro Speranza: “Vaccino entro l’anno. Per le scuole 11 milioni di mascherine al giorno”

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato annuncia:

Vaccino, le prime dosi entro l’anno.

Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca, quel contratto parte esattamente dall’intesa fatta da Italia, Germania, Francia e Olanda con questa azienda.

Stiamo parlando di un candidato vaccino, quindi c’è bisogno di tutta la prudenza del caso, ma in questo contratto c’è scritto che le prime dosi se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020.

In questo vaccino l’Italia è protagonista, perché il vettore virale viene prodotto presso l’Irbm di Pomezia e perché l’infialamento avverrà preso la Catalent di Anagni.

Ringrazio uomini e donne del servizio nazionale.

Il lockdown nel nostro Paese ha funzionato e il comportamento degli italiani, così come le decisioni del Governo, sono riusciti a piegare la curva e ci consegnano ancora un significativo vantaggio rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesie europei.

Ho più volte teso la mano ai nostri ragazzi.

Lungi da noi ogni forma di demonizzazione, ma dobbiamo chiedere loro di darci una mano.

Continuano a essere uno strumento di diffusione del virus, i genitori e i nonni pagherebbero un prezzo molto più significativo.

Bisogna ricordarsi i tre pilastri della lotta al virus: mascherine, distanziamento e igiene.

L’orizzonte del Governo è la riapertura di tutte le scuole a Settembre, la ripartenza in sicurezza è il nostro obiettivo principale e non lasceremo soli i presidi: ci sarà presenza significativa e 11 milioni di mascherine al giorno.

A scuola si va con la mascherina, sono obbligatorie.

Ma dividiamo i momenti dinamici, in cui ci sono rischi concreti di contatti più ristretti tra studenti, e momenti statici, in cui lo studente è fermo, ha una distanza di almeno un metro dagli altri, in quel momento può essere abbassata.

Questa misura può essere rivista in relazione alla curva epidemiologica, ma saranno le autorità sanitarie a valutare.

Il quadro epidemiologico europeo è significativamente deteriorato riscontrando una graduale salita del numero di contagi.

Proporrò agli altri paesi reciprocità nei controlli”.