Coronavirus, il governo non cede sulle restrizioni di Natale. Speranza: “preoccupato per le due settimane di festa”

Il Natale è alle porte e, con l’emergenza Coronavirus in atto, non mancano le preoccupazioni per una terza ondata di contagi.

Ad esporle è il Ministro della Salute, Roberto Speranza:

“Sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie.

Se passa il messaggio liberi tutti si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo in piena campagna vaccinale.

La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza la necessità di non vanificare i sacrifici fatti.

Gennaio sarà il mese delle vaccinazione e spero che si possa partire in contemporanea in tutta Europa.

Il 29 Ema darà il via al vaccino Pfizer e da quel giorno l’Aifa e l’Italia saranno pronte a partire.

Spero che in Europa si scelga tutti lo stesso giorno.

E questa è una proposta che l’Italia ha fatto.

Massimo rigore e massima sicurezza, il cuore delle vaccinazioni sarà primavera estate, volontaria e sicura”.

In merito il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a SkyTg24 sottolinea la fermezza del Governo sulle misure previste per Natale e Capodanno:

“Se vogliono rimuovere i vincoli agli spostamenti in tutti i comuni italiani ci troveranno contrarissimi, se vogliono chiarimenti per i piccoli comuni nelle aree interne, il parlamento ha i mezzi per farlo”.

Fermo anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro:

“Sulle festività abbiamo un dato alto di incidenza che non ci permette di passare dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento.

I comportamenti individuali, i movimenti delle persone e le fasi di aggregazione sono efficaci nel ridurre la trasmissione del virus e quindi più le adottiamo e meglio è.

Quindi è importante nelle prossime settimane essere attenti e rigorosi nel rispetto di queste misure perché questa incidenza la dobbiamo abbassare proprio per poter ripartire il prossimo anno.

In questa fase particolarmente critica la ripartenza è difficile”.

Cosa ne pensate?