Coronavirus, Conte illustra il nuovo Decreto: “L’Italia è un grande paese, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso”

Come abbiamo anticipato, entra in vigore il nuovo Dpcm, poco fa illustrato in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Conte.

Queste le sue parole:

“L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti.

Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo.

Non abbiamo introdotto il coprifuoco, non è una parola che amiamo, ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare.

Per scuole secondarie di secondo grado ci sarà didattica a distanza per il 75%.

I ristori per le attività che saranno penalizzate arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate.

Mi rendo conto che stiamo chiedendo sacrifici, soprattutto ai ristoratori. Ma stiamo lavorando per i ristori.

Se tutti rispetteremo le regole terremo la curuva epidemiologica sotto controllo, e affronteremo il mese di novembre, poi di dicembre e Natale in modo migliore.

L’Italia è un grande paese, lo ha dimostrato la scorsa primavera.

Ce l’abbiamo fatta allora e ce la faremo anche adesso.

Un grande paese deve essere grande sempre.

L’Italia è un grande paese, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso.

Con questo dpcm incrementiamo l’utilizzo dello smart working nel settore pubblico e invitiamo all’incremento allo smart working anche alle aziende private.

Questo governo, pur nella varietà di sensibilità e posizioni, ha un obiettivo ben chiaro e queste misure delineano un quadro chiaro: non vogliamo penalizzare direttamente il tessuto produttivo ed economico ma nello stesso tempo se non stringiamo quelle misure difficilmente potremmo venirne a capo in questo mese novembre.

Noi confidiamo che a novembre soffriremo un poco ma poi torneremo a respirare.

Io e il ministro della Salute abbiamo avuto un lungo confronto con il professor Brusaferro e l’interpretazione dei dati ci ha consigliato di intervenire.

Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre.

Con regioni c’è stato un lungo confronto, ci siamo ritrovati con proposte diverse su chiusure bar e ristoranti.

Ma fino a qui, abbiamo lasciato alle regioni la possibilità di adottare ordinanze, abbiamo perseguito strategie con misure restrittive in aree critiche.

Ma i dati che stiamo esaminando dimostrano che la pandemia sta correndo in modo uniforme.

Di qui l’intervento del governo a ridefinire un quadro restrittivo fermo restando che potremo continuare nei prossimi giorni alle regioni di concordare misure ancora più restrittive.

Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre. Vorremo arrivare al Natale con predisposizione d’animo serena.

Se le misure bastano? Spero di sì, ma certo non è che a Natale, anche se arriveranno le prime dosi dei vaccini, potremo tutti abbracciarci e fare feste e festicciole. Ma l’importante è arrivarci sereni.

Le proteste ci sono e ci mancherebbe: se fossi dall’altra parte anche io proverei rabbia contro misure del governo, anche se direi di aspettare e vedere il sostegno economico che sarà cospicuo. Ma bisogna stare attenti perché non dobbiamo offrire ai professionisti della protesta e dei disordini sociali di avere spazio.

I nuovi indennizzi sono tutti aggiuntivi a quelli già in vigore e confidiamo di andare in Gazzetta Ufficiale già martedì. Vediamo se il Cdm sarà lunedì o martedì.

Stiamo lavorando tanto per continuare a rinforzare resilienza nostro sistema sanitario nazionale e coinvolgere medici di base rientra tra nostri obiettivi. Il ministro della Salute sta già lavorando al rinnovo contrattuale per motivarli e coinvolgerli in questi compiti, saranno preziosi alleati nella lotta al covid 19.

Non stiamo rincorrendo il virus, è il virus che corre molto. Non possiamo imputare al Governo di essersi distratto e aver abbassato la soglia di attenzione.

Abbiamo chiesto la proroga dell’emergenza, siamo andati in parlamento a dire che non si poteva abbassare al guardia, abbiamo detto che si dovevano comperare ancora mascherine e respiratori.

Se la pandemia sfugge al controllo non bastano investimenti ma noi, in questa situazione non ci vogliamo trovare”.