Coronavirus Basilicata, per gli studenti ancora didattica a distanza: “lo studio è un diritto imprescindibile tanto quanto la salute”. Le richieste a Bardi

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Rete degli Studenti Medi Basilicata:

“La situazione dei contagi in Basilicata non accenna a migliorare, nonostante le due settimane passate in zona rossa: tante sono le località in difficoltà, tante le persone colpite.

Una condizione paradossale, in cui l’amministrazione regionale ricopre sicuramente un ruolo fondamentale (in negativo).

Dati sbagliati inviati al Ministero, continui ritardi negli interventi, dannosi temporeggiamenti nelle decisioni e scelte sbagliate aggravano infatti la già pesante situazione per la scuola e la società lucana.

Ancora non ci è chiaro infatti come in un mese si sia potuti passare da una possibile ‘zona bianca’, alla tanto temuta ‘zona rossa’.

Forse il tanto millantato ed efficiente ‘miracolo lucano’, in realtà è un fallimento, o, ancor peggio, non esiste, del resto dalle scelte fatte, non si può pensare diversamente.

UNA GESTIONE CHE È SEMPRE PIÙ UN FALLIMENTO!

Questo ha portato, ieri, lunedì 15 marzo, lo stesso Governo Regionale a disporre la chiusura di tutte le scuole superiori, prolungando quindi il già lungo periodo di Didattica a Distanza.

Preceduta da alcune ordinanze comunali, l’amministrazione regionale non ha saputo gestire la situazione e ha annunciato la chiusura delle scuole con estremo ritardo, come è ormai abitudine.

Ne conseguono disagi per le famiglie e la comunità studentesca tutta che per giorni ha vissuto nell’incertezza, senza nemmeno la possibilità di organizzare le semplici giornate di studio.

Nonostante questo la Rete degli Studenti Medi di Basilicata si rende disponibile per un confronto aperto e democratico nelle sedi di governo competenti per far sì che le istanze di tutta la comunità scolastica lucana vengano ascoltate e per mettere a disposizione le conoscenze e le informazioni proprie del Sindacato Studentesco.

E’ necessario un confronto serio sui temi della scuola, che noi abbiamo già affrontato nell’indagine sui trasporti “Ripartiamo!” e nel “Documento sul rientro a febbraio”, sfortunatamente ancora attuale.

NON È IL TEMPO DELLE DECISIONI UNILATERALI!

Per assicurare un rientro a scuola per lo meno parziale per tutte le studentesse e gli studenti, è necessario prendere delle decisioni volte al controllo e alla prevenzione di possibili focolai scolastici che ostacolano la didattica in presenza.

Il governo regionale infatti dovrà dimostrare la capacità, per ora mancata, di pianificare con cura una strategia ‘ordinaria’ al contrasto della pandemia, concretizzando valide campagne di vaccinazione per il personale scolastico, di screening per la comunità studentesca e di individuazione di ulteriori spazi per garantire la sicurezza nelle aule.

Come di consueto il sindacato studentesco si impegnerà duramente per un rientro sicuro e in presenza, l’unica opzione per una didattica che non lasci indietro nessuno ascoltando gli studenti e le proprie proposte.

Già da mesi infatti sta lavorando per incrementare i controlli in ogni realtà cittadina, per sensibilizzare le studentesse e gli studenti e per migliorare ogni giorno la difficile condizione studentesca.

La Rete degli Studenti Medi considera che lo studio è da considerarsi un diritto imprescindibile tanto quanto quello della salute e che, di conseguenza, sia impensabile continuare questo teatrino della scuola aperta e della scuola chiusa, che, già da tempo, non fa ridere più nessuno.

PER IL BENE DELLA SCUOLA, PER IL BENE DELLA BASILICATA!”.