BELLA, IL PICCOLO MIKI COMMUOVE L’ITALIA: DOPO LA TRAGICA MORTE DEL PADRE…

Il 12enne Miki Fezzuoglio, figlio del carabiniere di Bella (PZ) Donato Fezzuoglio, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare e ucciso ad Umbertide nel 2006 mentre stava sventando una rapina, ha scritto una lettera indirizzata a Lavinia Flavia Cassaro, la maestra che di recente, a Torino, ha insultato le Forze dell’Ordine.

Le parole del ragazzo sono state diffuse da Rocco Galasso, presidente della Federazione provinciale di Potenza del Nastro Azzurro.

L’incipit del toccante messaggio è il seguente:

“Buonasera prof., mi chiamo Michele, non le nascondo che sono un po’ arrabbiato con lei.

Oggi le faccio conoscere qualcosa di me e del posto dove vivo”.

Le parole del giovane si fanno sempre più toccanti e sentite, come nel passaggio in cui afferma:

“Vorrei mai più manifestazioni che incitano violenza, chi parla dovrebbe evitare parole che uccidono quanto quel proiettile di kalashnikov sparato alle spalle di quel carabiniere che per me voleva un mondo a colori”.

Le descrizioni della casa fanno capire quanto la presenza di suo padre, dell’uomo che lo ha amato e cresciuto, sia ancora viva:

“In questa casa ci abito con la mamma, la osservi, sopra quel mobile c’è un berretto, lo stesso che era sopra la bara avvolta nel tricolore il giorno del funerale di mio padre, guardi quante foto, attestati ed encomi, sono tutti di mio padre, li ha ricevuti sia in vita che dopo.

Senta anche che silenzio, se ci fosse stato papà sarebbe stata una casa rumorosa, avrei avuto un fratello o una sorella o entrambi”.

La lettera conclude:

“Basta prof, la lascio tornare a casa, nel tragitto rifletta della lezione noiosa.

Quando è arrivata guardi negli occhi suo padre e lo abbracci…intanto io scrivo al Ministro, non per farla punire, ma per darle dei consigli…arrivederci prof…buon rientro”.