Basilicata: arriva Striscia la Notizia! “Ecco come è vivere per 40 anni in un prefabbricato”. I dettagli

L’inviato di Striscia La Notizia, Luca Abete, è arrivato a Potenza per raccontare la triste realtà delle centinaia di abitanti del quartiere Bucaletto.

Come ben sappiamo, dopo il terremoto del 1980, numerose famiglie furono sistemate in prefabbricati poco distanti fra loro, ma quello che doveva essere un insediamento provvisorio è diventato una realtà fin troppo stabile.

Vivere 40 anni in prefabbricato“, esordisce l’inviato, illustrando la situazione assurda nella quale si trovano ancora alcune famiglie.

Afferma Abete:

“Il tempo si è fermato a Bucaletto.

Sembra il titolo di un romanzo e invece no, è la triste realtà che vivono centinaia di abitanti del comune di Potenza.

In una zona periferica della città, nell’immediato dopo terremoto dell’80’, in piena emergenza furono sistemate 700 famiglie in altrettanti prefabbricati divisi in due aree poco distanti tra loro.

Quello che doveva essere un insediamento provvisorio continua ad ospitare persone in attesa di una casa.

C’è  da dire che negli anni sono stati abbattuti diversi prefabbricati.

In alcune zone appaiono ancora le fondamenta. Non mancano macerie e resti delle costruzioni demolite.

In alcuni casi, fanno da appoggio ad autentiche discariche.

Anche all’interno dei prefabbricati abbandonati non mancano rifiuti.

Otre alla minaccia igienico-sanitaria, a preoccupare c’è anche la totale assenza di estintori in mezzo a strutture fatte in legno.

Gli armadietti sono tutti vuoti”.

Molte le testimonianze raccolte di persone che sono arrivate nel quartiere dagli anni 80′ in poi e che non sono più andate via.

Entrando nei prefabbricati, l’inviato si è trovato davanti ad una situazione che ben conosciamo: pannelli di legno per coprire le verande, strutture al collasso e pavimenti spaccati.

Il Sindaco di Potenza, Mario Guarente, alle telecamere di Striscia ha dichiarato:

“Chiediamo al governo la nomina di un commissario straordinario che, esattamente come accaduto per il ponte di Genova, possa avocare a sé tutti i poteri e gestire le risorse disponibili.

Parliamo di circa 50 milioni di euro, già disponibili per la ricostruzione di quel quartiere, e di chiedere a questo commissario di costruire lì case nel più breve tempo possibile.

Abbiamo le risorse, non possiamo essere ingabbiati in tunnel burocratici che Bucaletto non può più aspettare.

Non possono più aspettare nemmeno i cittadini che abitano in quel quartiere”.

Conclude Abete:

“Ci auguriamo che qualcosa si sblocchi al più presto, vi terremo aggiornati”.

Cosa ne pensate?

Queste alcuni momenti del servizio andato in onda.