A BARILE AL VIA IL PROGETTO PER LAVORI SOCIALMENTE UTILI RIVOLTI AI MIGRANTI

È ufficiale: il Comune di Barile ha approvato il progetto e lo schema di convenzione inerenti all’attività di volontariato dei richiedenti asilo.

Su deliberazione del 19 Febbraio 2018, avente come oggetto “funzione associata sociale. Realizzazione di attività di volontariato nell’ambito di progetti di inserimento sociale per i richiedenti asilo ospitati nel comune di Barile-approvazione progetto e schema di convenzione”, la giunta comunale ha deciso di approvare:

“Il progetto di integrazione per lavori socialmente utili rivolti a migranti ospiti nel Comune di Barile, predisposto dal Responsabile del Settore Servizi Generali-Ufficio Servizi alla Persona, allegato in copia al seguente atto per costituirne parte integrante e sostanziale”.

Le finalità del progetto sono:

  1. coniugare l’integrazione alla valorizzazione e tutela del territorio;
  2. tutelare, valorizzare e salvaguardare il territorio, la matura e l’ambiente;
  3. ripristinare le aree in stato di degrado e abbandono;
  4. effettuare piccola manutenzione del verde;
  5. rendere fruibili e accessibili le aree di verde destinate a uso pubblico come le scuole, i parchi, i giochi, la villa, etc;
  6. supportare le attività afferenti il servizio di raccolta differenziata;
  7. offrire ai richiedenti asilo presenti nelle strutture di prima accoglienza nella comunità di Barile la possibilità di svolgere attività volontarie di pubblica utilità svolte a favore della cittadinanza barilese per assicurare loro maggiori prospettive di integrazione nel tessuto sociale del paese e per instaurare un nuovo rapporto di reciproca accettazione tra migranti e cittadini barilesi.

Tale progetto avrà durata di sei mesi dalla data di stipula del Protocollo di Intesa tra le parti (Comune di Barile; Enti attuatori i progetti di accoglienza Arci Basilicata; fondazione “Città della Pace pe i Bambini”), fatta salva la possibilità di rinnovo o proroga.

Ricordiamo che il richiedente asilo è colui che ha, in qualunque forma (per iscritto, oralmente o in altro modo), espresso l’intenzione di chiedere il riconoscimento dello status di rifugiato o di voler beneficiare di altre forme di protezione.

Di seguito, le immagini della deliberazione comunale.