Barile, Coronavirus: “Per la prima volta, la nostra Via Crucis non verrà a svolgersi”. La comunicazione ufficiale

Il Coronavirus ferma gli eventi religiosi della Settimana Santa e della Pasqua.

La Via Crucis di Barile, annoverata tra le più belle e longeve d’Italia, non si farà.

A dare la notizia, il Sindaco Antonio Murano, la Presidente Angela D’andrea, il Parroco Don Francesco Distasi e il Vescovo della Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa, Ciro Fanelli:

“Carissime/i Concittadine/e,

il tempo che stiamo attraversando ci impone a dover assumere una decisione alla quale non avremmo mai voluto giungere.

Dopo tanti anni di storia e celebrazioni la nostra ultracentenaria Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, purtroppo, quest’anno, non verrà a svolgersi.

A causa del virus COVID-19 che ha invaso il Mondo intero e dunque anche Barile, rispetto al quale diventa prioritario fare qualsiasi sforzo per contenere il diffondersi di questa emergenza epidemiologica.

Siamo certi che la popolazione, i fedeli i figuranti e le tante persone che vengono nel nostro paese per partecipare alla Via Crucis, sapranno comprendere che questa scelta, seppur difficile, si rende necessaria perché a prevalere è il grande senso di responsabilità che ciascuno di noi deve avere per rispettare rigorosamente le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020.

Per di più, di particolare rilievo, vi sono anche i proclami fatti dal Sindaco e da S.E. il Vescovo, tesi a rispettare e far rispettare i decreti per fare in modo che questa complicata emergenza, che minaccia le famiglie e le comunità, possa essere contenuta e mitigata.

Nei giorni scorsi, l’Associazione Nazionale Europassione per l’Italia, alla quale il comitato Via Crucis Barile aderisce, ha fatto pervenire una nota a tutti gli associati, attraverso la quale si raccomanda la massima prudenza nello svolgere l’attività e il massimo rigore nell’applicare le disposizioni emanate dalle Autorità.

Con molta oggettività, stante al momento attuale, non ci sarebbero nemmeno le reali condizioni per garantire, nell’insieme, la parte organizzativa, che, soprattutto per alcuni personaggi, necessita di almeno due mesi di preparazione.

Di conseguenza, pur essendo stata programmata la celebrazione per il Venerdì Santo del prossimo 10 Aprile, le esigenze di sanità pubblica, di sicurezza ed organizzative, ci obbligano ad assumere azioni prudenti e responsabili, che i vari livelli istituzionali devono avere in questo delicatissimo tempo che stiamo vivendo.

L’amarezza è forte, atteso che è la prima volta che la nostra Via Crucis non verrà a svolgersi, ma ci metteremo da subito al lavoro, nella speranza che tutto il Paese superi questa difficile situazione e nella certezza che riprenderemo, insieme, il nostro cammino di fede con fiducia e speranza”.

Di seguito la comunicazione ufficiale.