A Pescopagano l’antico rito che rievoca lo straordinario inno alla vita: il programma

Tradizioni che ritornano a Pescopagano.

Nel piccolo centro del Vulture, il prossimo 25 Marzo, si terrà l’antico rito della “Passata”, organizzato dal gruppo “Pescopagano eventi”.

Vasto il programma previsto.

Domenica 24 Marzo:

  • alle 16:00, rievocazione storica del sacco di Pescopagano del 1435 ad opera del condottiero Caldora e giro per il paese del gruppo dei “Trombonieri Senatore di Cava de’ Tirreni”;
  • alle 18:00, esibizione in piazza della Vittoria e a seguire “Assalto e incendio del castello”;

Lunedì 25 Marzo, Festa della Santissima Annunziata:

  • Santa Messa alle 7:30 nella cappella delle suore;
  • 11:30 appuntamento nel Parco della Rimembranza dove, al rintocco delle campane, i bambini del posto e dei paesi limitrofi di sesso maschile (tra i due mesi ed i tre anni) verranno “passati” attraverso un arco ottenuto da un ramo di rovo privato di foglie e spine.

Questo rito di origine agraria (trattato anche da Catone nei suoi scritti) rievoca il momento del parto ed era diffuso, fino alla fine del secolo scorso, in Inghilterra, Spagna, Portogallo e Armenia, per preservare i più piccoli dall’ernia infantile e dall’infertilità.

La pratica prevede che due “compari” ricevano dalle mani della madre il bimbo e che altri due mantengano aperto l’arco del rovo.

Il piccolo, completamente nudo, verrà a quel punto fatto “passare” al di sopra e all’interno dell’arco per un totale di tre giri intorno ad esso, secondo la valenza magica del numero dispari.

Terminato il rito, i bambini vengono avvolti in una coperta e portati presso la chiesa dell’Annunziata per essere rivestiti dalla madrina, ai piedi dell’altare.

Il rovo viene poi rinchiuso e rivestito con del muschio per evitarne il disseccamento, affinché ritorni a germogliare in nome di una connessione tra la salute della pianta e quella del bambino, il quale sarà definitivamente liberato dal rischio dell’ernia solo se il ramo, una volta ripiantato, germoglierà, altrimenti la “passata” dovrà essere ripetuta per tre anni consecutivi.