Riceviamo e pubblichiamo una nota di Mario Saluzzi, Capogruppo Progetto Comune Palazzo San Gervasio:
“E’ notizia di questi giorni che nel territorio di Palazzo San Gervasio è in itinere un progetto di costruzione di una centrale a biogas.
Dopo il decreto Ucraina con l’approvazione del fondo per la transizione energetica, dove è stato concesso uno stanziamento di 600 milioni di euro per sostenere le imprese nel processo di transizione energetica, il governo ha quasi liberalizzato la costruzione delle centrali a biogas, che vanno in deroga a tutte le elementari autorizzazioni previste per impianti di produzioni di fonti rinnovabili.
Tanto che basta la presentazione di semplice richiesta ai comuni, e con la procedura P.A.S. (procedura amministrativa semplificata) l’autorizzazione viene concessa. Contrariamente di come avviene per gli impianti eolici e fotovoltaici, dove le autorizzazioni sono concesse dal ministero dell’ambiente e dalle regioni previa verifica di autorizzazione di impatto ambientale, e la valutazione ambientale strategica.
Dopo le costruzioni di centrale a Venosa, Melfi, Lavello nell’ area del Vulture questa volta tocca a Palazzo San Gervasio, l’area in questione si trova a 200 metri da una zona urbanizzata, di fronte il Centro per Rimpatrio per migranti dove sono ospitati oltre a un centinaio di migranti, e a solo 2 km. dall’abitato di Palazzo San Gervasio con impatti odorigeni che costringeranno negli anni la popolazione ad abbandonare le proprie case, aumentando lo spopolamento che già affligge la nostra terra.
Il nostro territorio già è devastato dai tanti impianti eolici e fotovoltaici, che sono stati costruiti anche sul tracciato della Via Appia (patrimonio mondiale dell’Unesco), e non vorremmo che con la scusa del Green Deal dove si prevede l’obiettivo di rendere l’UE prima zona al mondo a impatto climatico zero entro il 2050, al fine di ridurre l’inquinamento stiamo distruggendo la natura e l’agricoltura prima fonte di reddito della nostra terra e aprendo le porte ad un’economia speculativa che non porta nessun vantaggio alla Basilicata.
Pertanto con un’interrogazione scritta al Sindaco di Palazzo sono stati richiesti tutti gli atti presentati dalla società che intende costruire la centrale per approfondire tutta la questione”.


































