Arnaldo Lomuti, deputato del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per sollecitare un intervento urgente in favore del personale volontario discontinuo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Spiega Lomuti:
«Si tratta di lavoratori che da anni operano con dedizione e professionalità al servizio del Paese richiamati periodicamente per prestare attività operative, spesso in situazioni di emergenza, ma ancora oggi privi di un riconoscimento stabile e di tutele adeguate.
La Commissione europea ha da tempo rilevato l’incongruenza tra la normativa italiana e quella europea sul lavoro a tempo determinato, sottolineando che i vigili del fuoco discontinui devono essere considerati a tutti gli effetti lavoratori a termine e dunque tutelati contro l’abuso di rapporti precari ripetuti nel tempo».
L’interrogazione del deputato pentastellato richiama l’attenzione anche sulla lenta attuazione della procedura speciale di stabilizzazione, avviata in base alla legge n. 205 del 2017, che interessa quasi novemila operatori volontari.
Sottolinea Lomuti:
«Oggi, restano ancora oltre mille unità da avviare a visita medica ed è necessario prorogare la graduatoria in scadenza al 31 dicembre 2025, garantendo un contingente di assunzioni già entro l’anno e una quota stabile del 30 per cento dei posti disponibili, in modo da esaurirla entro il 2026».
Secondo Lomuti, un provvedimento di questo tipo risponderebbe non solo a criteri di giustizia verso i lavoratori, ma anche alle esigenze operative del Corpo nazionale, che dovrà far fronte nei prossimi mesi a numerosi pensionamenti.
Osserva il deputato:
«Con i concorsi pubblici in ritardo e una media del 20 per cento di esclusioni per non idoneità o rinunce il rischio è quello di lasciare sguarniti molti comandi territoriali.
Utilizzare la graduatoria dei discontinui permetterebbe invece di garantire continuità di servizio e sicurezza per i cittadini.
Il Governo non può più ignorare questo problema.
Servono risposte immediate per tutelare chi serve lo Stato con competenza e sacrificio e per evitare che le carenze di organico compromettano l’efficienza di un Corpo che rappresenta una delle eccellenze del Paese».


































