Stellantis: “prudenza e responsabilità per garantire il futuro di Melfi”

Riceviamo e pubblichiamo una nota della FIM-CISL Basilicata:

“C’erano molte aspettative sulle decisioni assunte dalla Commissione Europea in merito al nuovo pacchetto automotive e agli aggiornamenti sul Green Deal.

Le scelte annunciate su transizione elettrica, ruolo dell’ibrido e prospettive dei motori endotermici potrebbero avere un impatto ancora insufficiente sul prosieguo industriale dell’intero settore e vanno valutate con cautela, anche perché dovranno affrontare il passaggio formale del Parlamento Europeo.

La novità più significativa emersa è che la Commissione Europea ha stabilito che non ci sarà uno stop totale ai motori termici nel 2035.

Restano ammesse, anche oltre quella data, le motorizzazioni ibride e l’utilizzo di carburanti alternativi come i biofuel, mentre il target di riduzione delle emissioni per il comparto automotive viene fissato al 90%. Misure che, pur confermando la direzione verso l’elettrificazione, rappresentano un segnale di maggiore gradualità e realismo per l’intera filiera.

Anche in presenza di rallentamenti o aggiustamenti nel percorso dell’elettrificazione, Melfi mantiene una missione produttiva chiara e strategica: restare un sito pionieristico nella produzione di veicoli elettrici e ibride.

Ora sarà fondamentale capire come queste decisioni si tradurranno nella programmazione ingegneristica dei nuovi motori e se sarà necessario intervenire su alcune aree produttive dello stabilimento di Melfi.

Il sito presenta oggi una pianificazione già orientata su elettrico e ibrido, ma non si possono escludere possibili evoluzioni, anche alla luce di ipotesi che girano su un ulteriore marchio del gruppo Stellantis che potrebbe rafforzare i volumi produttivi, soprattutto qualora fosse progettata anche in una possibile versione termica alimentata da carburanti sintetici (e-fuel) o biocarburanti a emissioni zero.

Attualmente le linee sono impegnate su DS8 full electric e nuova Jeep Compass elettrica e ibrida; a partire dalla metà del 2026 sono inoltre previsti, in successione, i lanci di DS7 e Lancia Gamma, anch’essi in versione elettrica e ibrida.

La FIM-CISL Basilicata ribadisce che Melfi resta il laboratorio delle auto elettriche e ibride: pur in presenza di rallentamenti e ripensamenti sull’elettrificazione, è necessario andare avanti, valorizzando le potenzialità dello stabilimento e le possibili nuove motorizzazioni, in grado di rimettere in partita molte aziende dell’indotto e di arginare la perdita di posti di lavoro.

Molto dipenderà dalle scelte strategiche che l’amministratore delegato Antonio Filosa metterà in campo nei prossimi mesi, ma sarà decisivo anche il ruolo del Governo nel sostenere le aziende dell’indotto e l’intero comparto automotive, affinché questa fase possa tradursi in nuove opportunità industriali e nel consolidamento dei livelli occupazionali.

Il 2026 sarà l’anno della verifica, mentre il 2027 rappresenterà l’anno della verità per il sito industriale di Melfi”.