IL SINDACO DI SAN FELE HA RILASCIATO UN COMUNICATO SULL’ASSOCIAZIONE DEI 10 COMUNI CHE COLLABORERANNO SU RICERCA E INNOVAZIONE DEL TERRITORIO!

Donato Sperduto, sindaco del Comune di San Fele, ha rilasciato una dichiarazione sull’Associazione dei Comuni che intendono collaborare per lo sviluppo efficiente e innovativo del territorio locale.

Riportiamo il comunicato integrale:

“Dare cittadinanza e prospettiva ai  territori e alle comunità locali, alle imprese agricole, manifatturiere e dei servizi, ai giovani e alle donne, far sì che i fondi strutturali in Ricerca e Innovazione del PON nazionale e della Specializzazione Intelligente della Regione Basilicata  2014-2020 siano utilizzati in modo efficace e con il pieno coinvolgimento, non solo del  partenariato socio-economico ma anche attraverso una larga partecipazione dei  cittadini e portatori di interesse che abbiano a cuore lo sviluppo, la crescita e l’occupazione di un territorio che vede insieme già 10 comuni della Provincia di Potenza.

Ciò che si vuole creare in questa area sono dei “laboratori di innovazione” all’interno dei quali coltivare nuove conoscenze, talenti, imprenditorialità innovativa, opportunità di attrazione di competenze.

L’innovazione sociale non è solo una idea più o meno radicale ma una pratica innovativa ovvero l’applicazione efficace e sostenibile di una nuova idea di prodotto, servizio, modello, che nasce da pressioni sociali esercitate dall’esistenza di bisogni insoddisfatti (es. i servizi sanitari di prossimità), risorse sprecate (es. consumo di suolo), emergenze sociali (es. crescenti aree di disagio e marginalità).

Con queste basi  si è inteso, nell’incontro, ribadire e darsi l’obiettivo della costituzione in tempi brevi di una associazione fra Comuni come partenariato istituzionale che di concerto con la Regione Basilicata e il MIUR intendono cooperare per far si che questo coordinamento della Antenna PON  Basilicata nasca da un chiaro e definito accordo di partenariato inter-istituzionale che veda coinvolti, su obiettivi condivisi, l’amministrazione nazionale (MIUR), regionale e locale per fare la comunicazione, l’informazione e promozione sui fondi strutturali in ricerca e innovazione.

I comuni aderenti all’iniziativa, Bella, Baragiano, Vietri di Potenza, San Fele, Ruvo del Monte, Rapone, Pescopagano, Castelgrande, Barile e Rionero in Vulture, con i loro sindaci e amministratori, hanno espresso la loro convinzione che attraverso una azione di partecipazione attiva delle imprese, dei cittadini, della pubblica amministrazione sviluppata dalle comunità locali possa, insieme ai centri di ricerca presenti sul territorio (Enea, Cnr, l’Università di Potenza, ma anche fuori Regione), sviluppare una programmazione e progettazione integrata, con una visione non episodica, che vada incontro alla domanda di innovazione, che  incroci le esigenze di giovani e donne, e soprattutto possa  sviluppare creatività, start up e nuove forme di aggregazione e di lavoro che aiutino a superare la crisi e dare stabilità alla crescita.

Questi alcuni temi e obiettivi individuati.
Creare condizioni per ambienti urbani e rurali  che siano migliori, vivibili, che tengano conto dell’invecchiamento della popolazione e della necessità di avviare sperimentazione nell’ambito della salute,  attraverso l’assistenza  domiciliare.

Adeguamento delle reti e delle connessioni attraverso l’uso   della banda larga e nuove unità produttive per la trasformazione dei prodotti agricoli e non solo, con  l’utilizzo di tecnologie appropriate e ricerca scientifica su prodotti e processi sostenibili e compatibili, l’avvio dell’internazionalizzazione verso  reti distributive e commerciali, formazione degli operatori per lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale.

Insomma, ascoltare la domanda per dare soluzioni e per migliorare la qualità della vita delle comunità e far si che un ecosistema fatto di cittadini, imprese, territori, trovi buone  ragioni e fiducia nelle istituzioni, recuperando tradizione e favorendo l’innovazione nei prodotti e nei processi della pubblica amministrazione, delle attività produttive ed economiche.

Le aree interne della Basilicata insieme ad aree in difficoltà di sviluppo, possano ritrovare la loro vocazione e ricercare soluzioni per far sì che i territori e le comunità si connettano non solo alla loro  Regione ma al Paese e all’Europa, affinché ogni cittadino  possa dire di essere pienamente e consapevolmente cittadino europeo.

Questi gli argomenti dell’incontro che ha suscitato una ampia convergenza di intenti fra i Sindaci, soprattutto per questo indirizzo: dare voce ai cittadini, alle associazioni e alle imprese, per favorire un processo inclusivo e ampio che possa rimettere in moto relazioni e reti, produzioni e mercati per generare un  benessere distribuito e diffuso”.