Sotto l’Orologio che veglia silenzioso su Rionero, “La Frasca 2025” si conferma un tempo fuori dal tempo: tre giorni intensi in cui si sono riscoperti la forza della partecipazione, il valore dello stare insieme, il senso profondo della condivisione.
Ancora una volta, l’evento ha mostrato quanto la cultura, la memoria e il coinvolgimento collettivo possano intrecciarsi in un’esperienza autentica e viva.
Curata con passione e visione dall’Associazione 14 Giugno, la manifestazione – giunta alla sua sesta edizione – ha trasformato vicoli e piazzette del quartiere storico di Rionero in Vulture, la Costa, in un palcoscenico a cielo aperto capace di accogliere suoni, racconti, sapori, sguardi.
Ad accogliere gli spettatori, il suggestivo palco verde acqua della Compagnia del Trifone che ha ospitato esibizioni musicali in uno scenario sospeso tra il reale e il poetico.
Dall’energia travolgente della Banda Basaglia e dei SoundfromKelelè, alla raffinatezza e intensità di Animae Amoenae; dalla delicatezza narrativa dello spettacolo di marionette di Eva Sotriffer, alla forza ironica e brillante portata in scena dalla Compagnia Teatrale Tolvese, ogni performance ha lasciato il segno aprendo squarci emotivi capaci di coinvolgere pubblico di ogni età.
L’esibizione di Gnut, attesissima dal pubblico proveniente da diverse zone del Sud Italia, ha saputo creare un momento intimo e poetico: una dolcezza diffusa, quasi sussurrata, in cui la musica ha attraversato le pietre antiche del rione riempiendo la notte di Rionero di emozione e gratitudine.
Accanto agli spettacoli, un’offerta enogastronomica ricca e variegata ha raccontato il territorio attraverso sapori genuini: stand di produttori locali, birrifici e cantine hanno animato ogni sera la Costa tra profumi, brindisi condivisi e sorrisi che sapevano di casa.
Grande riscontro anche per i laboratori creativi dedicati ai più piccoli, che hanno riempito le giornate con entusiasmo e scoperta: dalle creazioni volanti degli aquiloni di carta, alle esplorazioni cromatiche di “Coloriamo il mondo”, fino all’originale e partecipatissimo “Miskia Miskia”, dove i bambini hanno sperimentato ingredienti e fantasia per realizzare cocktail analcolici dalle sfumature sorprendenti.
Non sono mancati i giochi della tradizione, capaci di coinvolgere e unire generazioni diverse nel segno della festa.
Il tiro alla fune, le pignatte e il torneo di morra hanno riportato in vita rituali antichi, semplici eppure carichi di energia, risate e partecipazione.
L’Associazione 14 Giugno non smette mai di stupirsi di quanto divertimento e meraviglia riescano ancora oggi a nascere da questi gesti essenziali, tramandati nel tempo.
A chiudere in bellezza, “U Masc”, lo storico albero della cuccagna, tornato protagonista anche grazie al contributo della comunità rionerese. Tra scivolate rocambolesche, risate contagiose e un tifo intergenerazionale, questa antica tradizione è tornata a vivere diventando ancora una volta simbolo festoso di coraggio, allegria e appartenenza.
La Frasca 2025 si chiude con un bilancio più che positivo: una partecipazione calorosa e sentita, un pubblico numeroso e partecipe e il desiderio di continuare a dare valore ai luoghi, alle relazioni e al tempo condiviso.
“L’Associazione 14 Giugno ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questo incanto collettivo: volontari, artisti, collaboratori, espositori, autorità, abitanti del quartiere e pubblico.”