Rionero, situazione difficile per 24 ricercatori del CROB che dopo anni di lavoro sono ancora precari e senza certezze per il futuro! Ecco i dettagli

Nonostante la pandemia e l’emergenza sanitaria resta complicata la situazione per i ricercatori in Italia.

Dopo anni di precariato storico (cococo, borse di studio, partite iva) per i Ricercatori e il Personale di Supporto alla ricerca è stato istituito un contratto che, di fatto, perpetua il precariato di tali professioni.

Come evidenziato nella lettera inviata alla nostra Redazione dai Ricercatori del CROB di Rionero:

“Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di leggere che, nella prossima Legge di Bilancio, sarà prevista la stabilizzazione del personale sanitario assunto a tempo determinato nel 20202021 per la lotta al Covid (50mila sanitari fra medici, infermieri e oss).

La Basilicata ha approvato un emendamento proposto dal consigliere Mario Polese (Italia Viva) che mette in sicurezza 400 unità del personale sanitario assunti a tempo determinato per far fronte alla pandemia.

Con rinnovato stupore, notiamo che, per l’ennesima volta, sia a livello nazionale che regionale, i ricercatori sanitari e i collaboratori della ricerca degli IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) e IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) pubblici non sono inclusi nell’elenco del personale da stabilizzare.

Con la Legge del 27/12/2017 n.205, Art.1 Comma 422-434, e successive modifiche, è stata creata la Piramide della Ricerca, in cui i lavoratori della ricerca pubblica degli IRCCS/IZS possono essere contrattualizzati come dipendente area comparto livello D/Ds a tempo determinato di 5+5 anni senza alcuna certezza di assunzione a tempo indeterminato come ricercatori alla fine del percorso.

Ricordiamo che il range di anzianità di servizio presso gli istituti pubblici dei primi 1800 “piramidati” nazionali è di 530 anni e che una eventuale assunzione nel ruolo Assistenza, per chi ne ha i titoli, sarebbe paradossale dopo una tale esperienza nella ricerca scientifica.

Sottolineiamo quindi che, anche il personale precario della ricerca assunto presso IRCCS e IZS con alle spalle anni di contratti atipici (10-20 anni senza tutela alcuna), ha ora un contratto a tempo determinato di 5+5 anni del CCNL Sanità nel Ruolo della Ricerca, la cosiddetta Piramide della Ricerca, e che i primi assunti sono stati contrattualizzati a Dicembre 2019.

In particolare, all’IRCCS-CROB di Rionero sono attualmente presenti 24 unità che lavorano nella ricerca oncologica:

– 11 ricercatori e 6 collaboratori di ricerca assunti a TD (piramide),

– 6 ricercatori e 1 collaboratore di ricerca con contratti assimilabili a borse di studio.

Ricordando le innumerevoli lodi che il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno elargito ai ricercatori italiani, fra cui moltissimi precari che hanno contribuito a studiare il virus SARS-CoV-2, e che quotidianamente lavorano nell’ombra per la cura di tumori, malattie genetiche, patologie degenerative, etc., riteniamo che questa norma non possa non tenere in considerazione anche i lavoratori della ricerca sanitaria pubblica.

Nella speranza che alle promesse fatte e alle parole di riconoscimento spese per i ricercatori sanitari facciano seguito anche i fatti, auspichiamo che il Governo ed il Ministero della Salute assicurino la stabilità contrattuale a tutti quelli che si impegnano da anni per migliorare le cure e l’assistenza sanitaria di questo paese”.