Petrolio e disastro ambientale in Basilicata, sospesi 5 pubblici ufficiali: i nomi

Nel corso della mattina odierna, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del NOE, nel quadro delle indagini scaturite dalla perdita di greggio dal C.O.V.A (centro olio val d’agri) di ENI in Viggiano (PZ), stanno eseguendo “un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio” per la durata di 8 mesi otto, emessa dal G.I.P. del capoluogo lucano, nei confronti di cinque pubblici ufficiali facenti capo al C.T.R. (Comitato Tecnico Regionale) della Basilicata, organo di vigilanza sugli impianti a rischio di incidente rilevante, qual è lo stabilimento in questione.

Si tratta di provvedimento emesso nell’ambito dello stesso procedimento nel quale, nelle scorse settimane, era stata emessa ed eseguita misura cautelare a carico del dirigente dell’ENI responsabile del predetto C.O.V.A di Viggiano.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Potenza e svolte dai carabinieri del N.O.E. a seguito di un copioso sversamento di greggio, proveniente dai serbatoi del C.O.V.A., nelle falde acquifere sotterranee, con contestuale compromissione delle matrici ambientali “sottosuolo” e “acqua superficiale”, hanno permesso di accertare che, sebbene lo stesso C.T.R. della Basilicata avesse prescritto una maggiore frequenza nei controlli sui serbatoi e di valutare l’ipotesi di dotare gli stessi di doppio fondo, tali prescrizioni – finalizzate proprio ad impedire il disastro ambientale che poi, in concreto si è realizzato – sono state apertamente e dichiaratamente disattese dall’ENI, gestore dell’impianto, senza che il C.T.R. intervenisse per imporre il rispetto delle sue stesse disposizioni.

L’evento, qualificato “incidente rilevante” dal ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha causato la contaminazione e la compromissione di 26.000 (ventiseimila) mq di suolo e sottosuolo dell’area industriale di Viggiano e del reticolo idrografico a valle dell’impluvio denominato “fossa del lupo”.

I reati posti a fondamento del provvedimento cautelare sono:

  • 110, 476, COMMA 2, E 479 C.P. “CONCORSO IN FALSO IDEOLOGICO COMMESSO DAL PUBBLICO UFFICIALE IN ATTI PUBBLIC?”;
  • 110 E 323 C.P. “CONCORSO IN RIFIUTO IN ATTI D’UFFICIO. ABUSO D’UFFICIO”.

Si allega la lista dei soggetti raggiunti dalla misura interdittiva:

  • De Bona Maria Carmelo, ingegnere, direttore vice dirigente direzione regionale dei Vigili del Fuoco di Potenza;
  • Laurenza Saverio, ingegnere, direttore vice dirigente Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Potenza;
  • Divietri Mariella, ingegnere, funzionario Arpab;
  • Vaccaro Giovambattista, nato a Potenza il 24.06.1963, funzionario Inail;
  • Amelina Antonella, architetto, responsabile area edilizia e urbanistica del Comune di Viggiano.