PARTITA ALTO BRADANO-LAVELLO INTERROTTA DOPO 5 SECONDI: “ECCO COME STANNO VERAMENTE LE COSE”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del dirigente dell’Alto Bradano, Graziano Canio Maraula, che ha fornito la sua versione dei fatti sull’incontro di calcio disputato Domenica scorsa contro il Lavello. La partita è stata infatti interrotta dopo cinque secondi attribuendo la vittoria al Lavello per 3 a 0.

“Riportiamo le motivazioni che Domenica ci hanno indotto a disputare la suddetta partita con sette genitori. In settimana vengono meno le condizioni affinché la prima squadra prosegua il suo cammino nel campionato di Eccellenza, quindi stante all’attuale regolamento, nel momento in cui viene meno la squadra militante nella categoria di riferimento, nella fattispecie l’Eccellenza, sono costrette al ritiro da tutti i campionati giovanili tutte le squadre partecipanti con il nome Alto Bradano.

Alla Polisportiva Alto Bradano è collegato un settore giovanile che conta 120 iscritti e che partecipa ai campionati: allievi regionali, giovanissimi provinciali, esordienti e pulcini, si capisce da subito che il ritiro di tutte le squadre dai campionati sarebbe stato inopportuno e non in linea con i valori messi faticosamente in campo da noi in questi anni.

Le possibilità per poter scongiurare ciò erano due: la prima attrezzare una squadra di locali coinvolgendo la juniores, possibilità arenatosi di fronte ad un numero non appropriato di atleti e di fronte all’eventualità di esporre questi ragazzi a brutte figure per salvare qualcosa nella quale non c’entravano nulla – e qui mi sento di ringraziare tutti i ragazzi che per ben tre volte imperterriti e determinati si sono allenati con noi sposando la nostra causa. Venuta meno questa ipotesi ne restava in piedi un’altra cioè: che gli allievi avrebbero dovuto salvare il tutto presentandosi in campo in sette per proseguire il loro di campionato, ma anche questa ipotesi è stata scartata perché non è corretto immolare ragazzi di 16 anni.

Alla fine abbiamo pensato che il miglior modo possibile per salvare i ragazzi era quello che i genitori scendessero in campo al posto loro. Domenica siamo scesi in sette tra genitori e dirigenti, e lo faremo ancora, per consentire ai nostri ragazzi di poter continuare”.