Migranti: “il Centro di Palazzo San Gervasio è sempre più una vergogna”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Gianni Leggieri, Consigliere regionale:

“Le nuove norme in materia di trattenimento degli stranieri stabilite dal Decreto-Legge n. 124 del 19 settembre 2023 ‘Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione’ contiene due articoli sui Centri Per il Rimpatrio che portano a 18 mesi il tempo massimo di trattenimento dei migranti irregolari nei CPR.

I tempi di permanenza di queste persone si sono ulteriormente allungati con il rischio che i migranti diventino automaticamente veri e propri ‘detenuti’.

Le conseguenze ricadranno direttamente sui sindaci, sui cittadini e sulle forze dell’ordine che sono spesso lasciati soli a garantire il funzionamento di questi centri.

Tutto ciò comporterà certamente un aumento dei disagi preesistenti e mai risolti.

Nella nostra regione, le situazioni di criticità e di sovraffollamento del Centro Per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio (Pz) non hanno mai permesso di garantire una accoglienza dignitosa.

Nel 2018 le carenze strutturali del CPR, che in quel periodo conteneva quasi 90 persone rispetto alle poche decine che erano previste, portarono alla rivolta e alla fuga di ventiquattro migranti.

Unitamente ad altri rappresentanti istituzionali, effettuai una visita ispettiva presso il CPR di Palazzo San Gervasio per verificare da vicino le condizioni in cui versavano le persone in custodia e gli operatori, e sono state tantissime le criticità riscontrate.

Criticità che riguardavano sia i soggetti in stato di detenzione amministrativa che gli operatori e le Forze dell’ordine, costretti ad operare in strutture fatiscenti e senza le necessarie strumentazioni.

A distanza di anni è cambiato ben poco e il Centro di Palazzo San Gervasio è sempre più una vergogna.

Non è possibile continuare a tollerare queste situazioni raccapriccianti.

Occorre individuare, in modo definitivo, una soluzione di accoglienza strutturata, che metta in cima il rispetto della dignità umana e della sicurezza pubblica.

Seguirò con grande attenzione la situazione e nei prossimi giorni farò direttamente un sopralluogo presso il Centro di Palazzo San Gervasio“.