Lavello, mensa scolastica: queste le ultime notizie

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma delle sezioni del Partito democratico e Basilicata casa comune sulla mensa scolastica del Comune di Lavello:

“La mensa scolastica di Lavello si trova al centro di una crescente preoccupazione tra genitori, insegnanti e addetti ai lavori.

Le criticità legate alla qualità del cibo servito sono evidenti, tanto che molti bambini si rifiutano di mangiare.

Una situazione inaccettabile per un servizio che dovrebbe garantire un’alimentazione sana e bilanciata agli studenti.

Attualmente, l’unica cucina funzionante è quella di Sant’Anna, che riesce a soddisfare il fabbisogno della scuola materna con un pasto completo, composto da primo, secondo e contorno.

Per la scuola primaria e la secondaria di primo grado, invece, il secondo piatto proviene da paesi limitrofi, il che solleva interrogativi sulla qualità e sulla integrità del cibo servito ai nostri ragazzi.

Forse, riteniamo opportuno chiedere spiegazioni all’ex sindaco Carretta riguardo alla chiusura della mensa di Sant’Antonio, che è inattiva da quando lui era al governo della città.

I motivi di tale chiusura non sono mai stati chiariti e oggi ci troviamo a fronteggiare una situazione insostenibile.

Inoltre, un recente sopralluogo effettuato da tecnici esperti ha messo in evidenza gravi criticità igienico-sanitarie che, ad oggi, non sono state risolte.

Questi problemi non possono più essere ignorati e richiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti.

Ma la questione non é relativa solo alla qualità ma anche alla tutela dei lavoratori.

Tanti sono gli interrogativi riguardo la reintegrazione degli addetti ai lavori, delle cuoche e degli inservienti che in corso d’opera sono rimasti a casa senza risposte. È fondamentale che le famiglie, gli insegnanti e la comunità si uniscano per chiedere un cambiamento immediato.

I nostri bambini meritano un servizio mensa all’altezza delle loro esigenze, non solo in termini di qualità del cibo, ma anche di sicurezza alimentare.

È giunto il momento di agire e di garantire che le mensa scolastica di Lavello diventi un luogo dove i bambini possano nutrirsi in modo sano e sereno.

Per questo lanciamo l’idea di una mobilitazione generale dato che al momento non vi sono ancora risposte né iniziative che possano garantire tranquillità alle famiglie.

Molti si troveranno costretti a rinunciare al servizio, il che significa maggiori difficoltà per la quotidianità familiare e difficoltà di gestione del servizio che non potrà più contare sui numeri considerati da contratto.

La salute e il benessere delle future generazioni non possono essere compromessi.

Facciamo sentire la nostra voce e chiediamo il rispetto dei diritti dei nostri bambini!”.

A queste dichiarazioni è seguita la risposta del Comune di Lavello:

“A seguito del passaggio ad una nuova ditta della gestione del servizio mensa per gli alunni delle scuole di Lavello sono state diffuse notizie provenienti da fonti non autorizzate, e comunque estranee all’Ente, che creano allarmismi ingiustificati, e preoccupazione fra i genitori degli alunni, per cui si ritiene opportuno fornire indicazioni precise su detto servizio.

Con Determinazione n. 19 del 20/01/2025, all’esito della procedura di gara aperta, è stato aggiudicato il servizio di refezione scolastica in favore della società SLEM SRL, con sede a Piano di Sorrento (Na), avendo la stessa conseguito il miglior punteggio riveniente dalla somma delle valutazioni dell’offerta tecnica e dell’offerta economica.

Nelle more della stipula del contratto, e dopo aver provveduto a tutte le verifiche di legge, il servizio è stato avviato a far data dal 03.03.2025, ovvero con esecuzione anticipata.

Una volta insediatosi, il nuovo gestore ha evidenziato l’opportunità di effettuare alcuni interventi di manutenzione presso il centro di cottura precedentemente utilizzato al fine di agevolare la corretta installazione delle dotazioni della ditta, che utilizza nuovi processi produttivi.

Conseguentemente, avendo ben presente il comune obiettivo del benessere dei giovani utenti, oltre che dei lavoratori, di comune accordo, è stato temporaneamente sospeso l’utilizzo del centro cottura di Piazza Matteotti al fine di consentire l’esecuzione degli interventi necessari.

Inoltre, per evitare di sospendere il servizio, il nuovo gestore ha proposto, quale modalità organizzativa strettamente temporanea, quella di preparare i soli secondi piatti riferiti alla scuola primaria del tempo pieno, presso un proprio centro cottura, sito nel vicino comune di Barile, già utilizzato per lo svolgimento di analogo servizio, il tutto in conformità con quanto previsto dal capitolato di gara e dall’offerta tecnica.

Per verificare il regolare andamento del servizio, personale incaricato del Comune sta svolgendo, quotidianamente, ispezioni e sopralluoghi presso le cucine ed i refettori.

Con riferimento, invece, a dubbi strumentalmente avanzati circa la qualità del cibo e la sicurezza alimentare, si evidenzia che il nuovo modello gestionale del servizio prevede, a differenza del precedente, la somministrazione giornaliera della frutta in aggiunta alle altre pietanze.

Inoltre, sia il capitolato di gara, sia l’offerta tecnica presentata dalla società SLEM, prevedono la somministrazione di alimenti e prodotti biologici e/o certificati nell’ambito di sistemi di qualità nazionali o regionali riconosciuti.

La stessa società risulta in possesso della Certificazione UNI EN ISO 14001:2015 quale sistema di gestione ambientale certificato per tutto quanto concerne la progettazione, preparazione, confezionamento, distribuzione e trasporto dei pasti destinati alla ristorazione collettiva di tipo scolastico.

Nei prossimi giorni, sarà pubblicato sul sito del Comune di Lavello, all’interno della pagina dello Sportello Digitale del Cittadino (nella sezione dedicata alla refezione scolastica), un link fornito dal gestore che conterrà tutte le informazioni relative al servizio, con particolare riferimento alla tipologia dei pasti forniti, alle modalità della loro preparazione, alla provenienza dei prodotti impiegati ed alla composizione del menù, nel rispetto delle tabelle dietetiche approvate dall’ASP”.