Erano previste ben “370 case della Fiat” a Lavello, il centro più vicino allo stabilimento, e dovevano essere realizzate dall’Ati Domus, l’associazione temporanea di imprese, per un valore di 1 milione e 169mila euro solo per l’urbanizzazione primaria.
Di quel progetto, tuttavia, nessuno ha visto il completamento: doveva essere completato entro il 2005, l’Ati aveva chiesto ulteriori proroghe per i ritardi nella consegna ma nel 2010 il Comune ha avviato un contenzioso giudiziario.
Dal Tar è arrivata la sentenza di inadempimento all’accordo di programma da parte dell’Ati.
Tuttavia non è stata accolta la richiesta di risarcimento del danno pari a oltre 2 milioni di euro: bisogna capire quanto il Comune dovrà spendere per riprogrammare gli interventi.
Il progetto iniziale prevedeva diversi alloggi, una zona commerciale, un parco urbano, oltre ad una serie di lavori destinati alla viabilità secondaria.
Il guaio è che oggi questi alloggi non servono più dal momento che i lavoratori Fiat hanno trovato residenza altrove.
