La Basilicata si presenta all’Expo di Osaka in Giappone con la figura femminile arborea simbolo della Regione e le maschere del Carnevale lucano. Ecco le foto

Ha preso il via oggi la partecipazione della Basilicata all’Expo di Osaka all’interno del Padiglione Italia.

L’Apt, per conto della Regione Basilicata (Direzione Attività Produttive), ha curato l’allestimento del padiglione scegliendo di coniugare i nuovi linguaggi con la matericità delle maschere apotropaiche del Carnevale lucano.

Il concept è “Motherland – Il futuro del racconto terrestre”, con al centro una figura femminile arborea simbolo della Basilicata; Madre Natura che genera vita e si rigenera con l’intelligenza artificiale, ponte ideale tra memoria e futuro, tra l’anima lucana e la sensibilità giapponese.

Al centro dell’allestimento, l’installazione immersiva realizzata dal Dipartimento Agricoltura e scelta dall’Apt per l’esposizione universale.

L’opera multimediale, firmata dal visual artist Silvio Giordano, propone un percorso multisensoriale che intreccia elementi naturali con altri evocativi della meccatronica e dell’aerospazio, fino ad arrivare alla suggestione eterna di Matera.

Dichiara il Direttore dell’Apt Basilicata, Margherita Sarli:

“Innovazione e materia sono le cifre che abbiamo scelto per raccontare la Basilicata in Giappone, cercando di cogliere la sensibilità di quella terra, da sempre ispirata alle anime e che guarda con forza alla tecnologia.

C’è stato un bel lavoro di sinergia con il Dipartimento Agricoltura che ha accolto la nostra proposta e con la Direzione alle Attività produttive che ne ha apprezzato la chiave innovativa.

Una scelta che oggi possiamo dire giusta per l’attenzione che sta registrando e per il plauso che ci è stato rivolto dal Commissariato”.

Ha commentato l’Assessore all’Agricoltura, Carmine Cicala:

“Unire tradizione e innovazione ci consente di porci all’attenzione del mondo in maniera decisa ed innovativa, per questo abbiamo accolto di buon grado la richiesta dell’Apt di utilizzare un nostro lavoro.

I dati dell’Expo sono di circa 12 mila accessi al giorno, una cifra che ci fa ben sperare per l’attenzione che il nostro padiglione, fortemente in linea con i temi del Commissariato, sta suscitando”.

Accanto a questi elementi tecnologici, lo spazio espositivo ospita anche presenze fisiche di grande impatto: tre figure originali del Carnevale lucano e opere di artigiani lucani, testimonianza viva della “civiltà delle mani” che continua a plasmare identità e creatività.

La scelta degli elementi rappresentativi non è casuale, ma frutto di un’attenta analisi antropologica che mira a costruire un ponte ideale tra la cultura italiana e quella giapponese.

Le maschere del Carnevale lucano, portatrici di antichi rituali, trovano una profonda risonanza nella sensibilità nipponica, evocando il legame tra mondo spirituale e terreno.

Infine, all’ingresso dello spazio dedicato alla Basilicata, delle nicchie ospitano le opere di realtà artigianali lucane che hanno partecipato alla Manifestazione d’interesse dell’Apt: dai gioielli scultorei di Manuela Telesca alle trame sonore della Nuova Libbaneria Mediterranea, dalle ceramiche di Giustina Piglia ai tessuti di Marianna Martina D’Aquino, dai foulard e tessuti serigrafati di Damina Spoto alle opere con fili intrecciati e pietre nella tecnica del Soutache di Antonella Torre fino ai cuscini che evocano i colori del Basento e delle campagne lucane di Marianna Martina D’Aquino.

Ecco le foto.