La Basilicata piange il piccolo Diego: “Perdonaci se non siamo riusciti a creare un finale diverso. Tutti avremmo voluto accoglierti con un applauso e un pianto di felicità”

“Diego, ti dedichiamo questo pensiero di addio nel giorno in cui tutta la comunità di Bernalda e Metaponto si è fermata a pensare a te”.

Comincia così la lettera che una volontaria del ‘Gruppo Nazionale Carabinieri’ di Policoro, ha voluto dedicare al bambino, di soli 3 anni, che pochi giorni fa ha perso la vita per una tragica fatalità.

Nelle parole di Mimì Passarella, questo il suo nome, il dolore di chi impotente ha dovuto assistere ad una perdita che, ancora oggi, lascia tutti increduli:

“Sai, piccolo Diego?!

Mentre tutti noi volontari e corpi dell’arma, rastrellavamo le zone assegnate dai VVF e gridavamo il tuo nome, tu eri lì!

Noi che durante la notte, con una pioggia battente, cercavamo te assieme a mamma Antonella che ti chiamava a voce rotta dall’altoparlante, e tu eri sempre lì!

Muniti di torce, quelle torce che emanavano una luce di speranza, la speranza di trovarti rannicchiato sano e salvo, in attesa di sentire un tuo pianto, un lamento…ma nulla, e tu eri sempre lì!

Abbiamo cercato di confortare il tuo caro papà Domenico, distrutto e preoccupato per te.

Lo stesso che, tra le lacrime di dolore, ha trovato il tempo per ringraziarci per essere stati lì fino a notte fonda.

Lo stesso che, mentre ti cercavamo, ci raccontava di te, dell’amore immenso che avevi per i tuoi cani al punto che il tuo primo pensiero al mattino era giocare con loro.

E tu eri sempre lì, dove se lo sentivano tutti, dove il tuo cane ci indicava, ma volevamo pensare un altro luogo, non potevi essere lì!

Non è ancora l’alba e siamo di nuovo qui a cercarti, sai, ci hanno assegnato una mappa da seguire, un gioco per grandi ‘pirati’ (al posto della benda, una mascherina) tipo una caccia al tesoro…si…un tesoro di bimbo, TU!

Abbiamo iniziato la caccia al tesoro, un forziere celato dalle acque impervie e torbide del fiume Bradano ingrossato dalle piogge abbondanti.
Sai, sono arrivati due cagnoloni bellissimi da Firenze per te: Prova ad immaginare ‘dei pirati a 4 zampe’ come i tuoi amati cuccioli che stanno a casa ad aspettarti.

Sai piccolo Diego, è stato proprio uno di loro a trovare il forziere nascosto, senza mappa, ma solo con il suo grande naso e con gli occhi tristi.

Sai perché?

Il forziere trovato aveva un tesoro che qui in terra non brillava più…luccicava tra le stelle.

Il tuo pirata a 4 zampe, colui che ha lasciato attoniti tutti, ha abbaiato avvisando che ‘eri lì’: si chiama Nettuno, come il re delle acque e delle correnti.

Come è paradossale pensare che quelle stesse acque ti hanno cullato nel profondo sonno.

Sai piccolo Diego, è stata la mia prima indimenticabile caccia al tesoro, di quelle che ti lacerano l’anima, che ti segnano per tutta la vita e dove ti senti sconfitta.

Avrei voluto, come tutti, che quel tesoro brillasse quaggiù.

Il tuo viso innocente e il tuo un sorriso spensierato, come quello stampato in foto, non lo dimenticherò mai.

Ehi tesoro, ora dormi tra le braccia del Padre ed al tuo risveglio in Paradiso possano accoglierti tutti i piccoli angioletti come te e, chissà, anche qualche ‘pirata a 4 zampe’.

Sai ci sono anche lì.

Scusami se non mi sono presentata, ero presa a cercarti….

Sono Mimì Passarella, una semplice volontaria del ‘Gruppo Nazionale Carabinieri’ di Policoro: una semplice donna che pur non essendo mamma, ha avuto un istinto materno appena ha appreso la notizia della tua scomparsa.

Questa, ‘una mattina, diversa dalle altre’, non sarà mai trascritta in un libro di avventure dei pirati, ma da oggi sarà nel cuore di tutti coloro che in Italia, in questo momento difficile, hanno pregato per te.

Perdonaci se non siamo riusciti a creare un finale diverso.

Tutti avremmo voluto accoglierti con un applauso e un pianto di felicità.

Ciao Diego, piccolo ometto.

Con amore, Mimì”.