La Lega ha inserito in un emendamento alla Manovra un taglio di 20 euro del Canone Rai in bolletta.
La riduzione della tassa per il finanziamento della Tv pubblica è da sempre uno dei cavalli di battaglia del partito di Matteo Salvini, che però non è riuscito, negli ultimi tre anni al Governo, ad abbassarlo sensibilmente.
La misura richiede moltissime coperture e se ne è discusso come fa sapere quifinanza nel vertice di maggioranza di oggi 20 novembre, nel quale i partiti che sostengono il Governo hanno dovuto decidere quali degli oltre 400 emendamenti sopravvissuti alla “ghigliottina” andranno effettivamente implementati nella legge di bilancio.
Quando gli emendamenti alla Manovra sembravano ormai definiti, la Lega ha inserito, all’ultimo minuto, una modifica al Canone Rai.
L’ordine sarebbe arrivato direttamente da Matteo Salvini quando già il termine per il deposito delle richieste era scaduto.
I senatori leghisti avrebbero però trovato un espediente e avrebbero incluso la misura richiesta dal ministro dei Trasporti modificando una norma che chiedeva di stanziare 20 milioni di euro per le emittenti locali.
L’idea è relativamente semplice: si tratta di un taglio di 20 euro del Canone Rai annuale, che viene pagato dagli italiani direttamente nella bolletta dell’elettricità.
La tassa passerebbe da 90 a 70 euro, realizzando in parte una delle promesse elettorali più spesso ripetute dalla Lega durante l’ultima campagna per le elezioni politiche.
Il partito di Salvini infatti chiede da anni l’abolizione del Canone Rai, ma nonostante i tre anni passati al Governo, non ha ottenuto molti risultati in questo senso.
Il Canone era stato ridotto a 70 euro nel 2024, ma il taglio si è dimostrato insostenibile e nel 2025 è tornato a 90 euro.
La norma è inoltre causa di un contenzioso con l’Ue per il suo inserimento in bolletta, elemento che rende meno chiari i costi dell’elettricità per i consumatori.
Il taglio del Canone Rai può sembrare all’apparenza minimo, ma la tassa per il finanziamento della Tv pubblica viene pagata da quasi ogni famiglia italiana da quando è stata inserita in bolletta ed è, per questo, quasi impossibile da evadere.
I primi calcoli riportano che il taglio proposto dalla Lega richieda una copertura da 430 milioni di euro.
Un problema per una Manovra conservativa come quella prevista dal Governo, che non prevede di spostare più di 18,4 miliardi di euro, contro i quasi 30 miliardi delle ultime leggi di bilancio.
Il taglio del Canone Rai andrà quindi a inserirsi nelle molte questioni di cui la maggioranza dovrà discutere al vertice previsto per oggi.
Quello sul Canone Rai non è infatti l’unico emendamento di cui la maggioranza deve discutere.
Al contrario, dal Parlamento sono arrivate numerose richieste di modifica alla Manovra, che rischiano di far aumentare di molto il budget necessario a finanziare il bilancio dello Stato.
Tra le richieste, le più importanti sono:
- l’annullamento dell’aumento della cedolare secca al 26% sugli affitti brevi;
- l’allargamento della platea per la Rottamazione quinquies;
- la cancellazione dell’aumento automatico dell’età pensionabile.
Per trovare le coperture sono state proposte alcune nuove tasse, da un aumento dell’Ires per banche e assicurazioni a una tassa sui dividendi delle aziende. Fratelli d’Italia, invece, vorrebbe che lo Stato si appropriasse dell’oro della Banca d’Italia.

































