Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Spontaneo Agricoltori del metapontino:
“Nella serata di venerdì 11 luglio u.s., presso la sala parrocchiale della Chiesa Buon Pastore di Policoro, si è riunito in assemblea un numeroso gruppo di agricoltori del Metapontino, preoccupati per la grave siccità e la cronica carenza idrica che da tempo sta interessando la Basilicata.
Presenti all’incontro, a sostegno degli agricoltori, anche diversi rappresentanti delle istituzioni locali.
L’emergenza idrica impedisce ormai da settimane di irrigare correttamente le colture.
Gli agricoltori si vedono costretti a operare scelte dolorose, decidendo quali impianti salvare e quali lasciare seccare, con conseguenze devastanti: perdite economiche, mancati raccolti, giornate lavorative perse.
Suscita sconcerto la recente dichiarazione dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala, che ha ipotizzato il trasferimento in Puglia delle volumetrie di acqua “risparmiate” in Basilicata.
Gli agricoltori, infuriati, denunciano che proprio quel “risparmio” ha generato e continua a generare danni irreparabili alle colture orticole e arboree del Metapontino.
Il Comitato chiede con urgenza:
• trasparenza sui dati: quanta acqua è presente oggi nei bacini?
• qual è il fabbisogno effettivo della Basilicata?
• quanta acqua viene destinata ad altri territori, come la Puglia?
Di fronte all’assenza di risposte concrete e alla mancanza di prospettive certe, in tempi stretti, ossia entro mercoledì 17 luglio, il Comitato Spontaneo degli Agricoltori del Metapontino proclamerà lo stato di agitazione permanente, preannunciando presìdi e manifestazioni spontanee, diurne e notturne, in tutti i comuni dell’area, con e a sostegno degli altri comitati diffusi sul territorio già attivi sulla tematica.
La protesta mira a ottenere un immediato aumento delle portate idriche e dei volumi necessari per garantire:
• la salvaguardia delle colture in atto (sia orticole che arboree);
• l’imminente programmazione delle colture autunno-vernine (in particolare ortaggi e fragole), per le quali i termini di contrattualizzazione delle piantine sono agli sgoccioli.
Senza di esse, metteremo in ginocchio il sistema lavoro finora costruito, decretando già nell’immediato la perdita di posti di lavoro per migliaia di lavoratori stagionali.
Il Comitato “ringrazia” l’Assessore Cicala, il Presidente Giuseppe Musacchio e tutto il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica, per la “vicinanza” dimostrata alla crisi in corso.
Alla luce delle gravi responsabilità politiche emerse nella gestione dell’emergenza idrica, il Comitato chiede le dimissioni dell’Assessore regionale all’Agricoltura Carmine Cicala e dei vertici del Consorzio di Bonifica della Basilicata: il Presidente Giuseppe Musacchio, ritenendoli inadeguati a rappresentare e tutelare il mondo agricolo lucano.
Noi agricoltori non chiediamo miracoli, ma acqua: l’elemento primario, il diritto vitale, la base della nostra esistenza.
Senza di essa, non c’è raccolto, non c’è lavoro, non c’è futuro”.