Assegno unico, l’importo medio scende a 170 euro: vediamo cosa succede.
Lo riportano i nuovi dati dell’Osservatorio sull’Assegno unico universale per le famiglie con figli.
Dopo la lieve ripresa dell’ultima rilevazione, i dati segnano un nuovo calo dell’importo.
In media, ad oggi, ogni figlio di una famiglia italiana riceve dallo Stato 170 euro al mese come aiuto.
Si tratta come fa sapere Il Messaggero della cifra più bassa di sempre, al pari di quella dell’aprile scorso, nonostante continuino a calare anche le famiglie che ricevono la misura per effetto della riduzione delle nuove nascite, sempre più impattante.
Le differenze negli importi, però, secondo l’Inps dipendono anche dall’adeguamento all’inflazione.
Anche a giugno 2025 l’Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale dell’Inps ha registrato un calo negli importi del sostegno.
Quasi tutte le metriche hanno registrato una diminuzione sia rispetto al mese precedente, sia rispetto a giugno del 2024.
L’Inps spiega questo calo con la grande differenza tra gli adeguamenti all’inflazione del 2024 (+5,4%) e quelli del 2025 (+0,8%).
Sarebbe questa la ragione per cui si osserva questa stagnazione, tendente al ribasso.
La media totale è peraltro rimasta identica, sia per il 2024, sia per la prima parte del 2025.
In entrambi i casi si è attestata sui 272 euro per famiglia richiedente.
La media annuale è più alta rispetto a quella mensile di giugno e maggio, spiega l’Inps, perchè l’Assegno unico tende ad avere importi maggiori all’inizio dell’anno, che calano poi durante i mesi centrali e finali.
Nel rapporto, l’istituto spiega: «Tale andamento è conseguenza del fatto che gli importi del primo bimestre dell’anno, secondo quanto stabilito dalla norma istitutiva, sono riferiti all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente, mentre per i mesi successivi in base all’Isee dell’anno stesso: a partire dunque dalla competenza di marzo, a coloro che non avevano presentato la dichiarazione Dsu nei primissimi mesi dell’anno sono stati corrisposti importi di Auu calcolati sul livello minimo».
Si tratta quindi di una conseguenza della mancata presentazione della Dsu da parte di alcune famiglie, che recupereranno poi gli importi dovuti una volta aggiornata la propria situazione patrimoniale.
Il rapporto dell’Inps presenta anche alcuni dati sulla suddivisione dell’Assegno unico tra i diversi tipi di nucleo familiare con figli, da quelli con un solo minore a carico a quelli con sei o più bambini.
L’assegno unico è pensato in modo tale da favorire i nuclei più numerosi, anche per far aumentare la natalità.
I dati mostrano come la maggioranza delle famiglie italiane abbia un solo figlio a carico, e la quasi totalità non supera i due figli.
Gli importi salgono molto con il crescere del numero di componenti del nucleo, ma ciò al momento non basta per risolvere il problema della denatalità.