Basilicata: “Impegno e fondi per il settore agricolo”. Le parole di Bardi

“In questi anni la Giunta regionale ha lavorato concretamente con agricoltori, allevatori, consorzi e organizzazioni del settore, mettendo in campo interventi strutturali che hanno garantito stabilità, competitività e presidio del territorio.

Dalla zootecnia alla forestazione, dal sistema irriguo alla forza delle nostre filiere produttive, abbiamo garantito continuità anche in una fase climatica complessa, che presenta ormai dinamiche critiche strutturali”.

E’ quanto sottolinea il Presidente della Regione, Vito Bardi, che aggiunge:

“La Basilicata è l’unica regione d’Italia che continua a finanziare con risorse proprie l’assistenza tecnica in zootecnia, assicurando veterinari e agronomi in tutti i 131 Comuni lucani: un modello che tutela il benessere animale, la qualità delle produzioni e il presidio dei territori più fragili, contrastando lo spopolamento.

Negli ultimi sette anni abbiamo investito stabilmente sul sistema irriguo gestito dal Consorzio di Bonifica, mantenendo i canoni più bassi d’Italia e sostenendo la competitività dei comprensori strategici del Metapontino, del Vulture-Melfese e della Valdagri.

Ridurre i costi di produzione significa rafforzare le nostre eccellenze ortofrutticole e garantire condizioni più favorevoli agli agricoltori sui mercati.

Abbiamo inoltre stabilizzato e valorizzato il lavoro di oltre 4.000 addetti della forestazione, riconoscendo il loro ruolo centrale nel presidio idrogeologico e ambientale.

Una scelta che testimonia la concretezza delle politiche sociali portate avanti da questo governo regionale”.

Il Presidente evidenzia che nel 2025 sono stati messi in campo interventi molto concreti per sostenere l’agricoltura e la forestazione lucana:

“Parliamo di circa 78 milioni di euro complessivi, tra fondi liberi destinati al settore – che hanno coperto quote di cofinanziamento sui bandi, risorse per il Consorzio di Bonifica, finanziamenti all’ALSIA – fondi PNRR, fondi statali e comunitari legati all’agricoltura, risorse per l’emergenza cinghiali, fondi per caccia, pesca e indennizzi fauna selvatica, oltre a contributi statali di varia natura e ulteriori stanziamenti regionali dedicati alla forestazione e agli allevatori.

Una manovra importante che ha permesso di garantire continuità, stabilità e interventi strutturali in un anno particolarmente complesso.

Per il 2026 ci sono già risorse certe in previsione: circa 30 milioni di fondi liberi per le quote di cofinanziamento dei bandi nell’ambito del PSR, che si inseriscono in un quadro complessivo di 40 milioni già previsti per il settore agricolo e zootecnico.

A queste somme si aggiungeranno ulteriori risorse nel bilancio di previsione in fase di ultimazione, in coerenza a un quadro normativo vincolante, graduale e progressivo nell’allocazione delle risorse.

Una programmazione prudente ma solida, che consentirà di continuare a sostenere il comparto con responsabilità e visione.

L’azione del governo regionale sulle politiche agricole, irrigue e forestali c’è sempre stata e continuerà ad esserci, come dimostrano i fatti.

Oggi tutte le direzioni regionali – non soltanto l’agricoltura – affrontano urgenze e fabbisogni rilevanti.

La Giunta è chiamata a operare con serietà in una cornice normativa precisa, con vincoli di bilancio e obblighi di legge che impongono programmazione, gradualità e responsabilità.

Siamo sempre riusciti a sostenere ogni comparto e continueremo a farlo: il governo regionale non ha mai lasciato indietro nessuno e non inizierà certo adesso.

Desidero, infine, chiarire un aspetto fondamentale: il bilancio di assestamento approvato nei giorni scorsi è una manovra esclusivamente tecnica, prevista dalla legge, e non incide sull’allocazione delle risorse future tra le direzioni generali.

È un passaggio necessario per consentire alla Regione di arrivare al bilancio di previsione 2026 nelle migliori condizioni.

Per la terza volta negli ultimi dieci anni approveremo il bilancio prima della fine dell’anno.

Questo consentirà ad agricoltori, imprese, enti e direzioni generali di programmare il 2026 con serenità e con un significativo anticipo.

L’agricoltura lucana è un presidio sociale, economico e ambientale che continueremo a sostenere con attenzione, concretezza e responsabilità.

Le comunità rurali, gli allevatori, gli agricoltori e gli operatori delle filiere non sono soli: la Regione è e resterà al loro fianco, con una programmazione puntuale, con rispetto della legge e con la volontà di costruire, insieme, un futuro più solido per tutto il comparto”.