Nel Vulture-Melfese chiusura notturna degli sportelli postali: “privati migliaia di cittadini di un servizio essenziale”. La richiesta

Riceviamo e pubblichiamo una nota della Failp CISAL:

“ci troviamo oggi a denunciare una situazione che sta generando un disagio profondo e ingiustificabile per le comunità.

La chiusura degli sportelli ATM postali, motivata dalla presunta paura dell’azienda per possibili furti e dalla mancata manutenzione dei dispositivi di sicurezza, ha di fatto privato migliaia di cittadini di un servizio essenziale: il diritto al prelievo del proprio denaro.

Questa decisione, presa unilateralmente e senza alcuna consultazione con le amministrazioni locali o con i cittadini, ha colpito in modo particolare le fasce più fragili della popolazione: anziani, persone con mobilità ridotta, famiglie che vivono in zone interne e già penalizzate dalla carenza di servizi.

Non si tratta solo di un disagio logistico, ma di una vera e propria lesione della dignità e dell’autonomia quotidiana.

È inaccettabile che, in un momento storico in cui si parla di digitalizzazione e inclusione, si scelga di abbandonare intere comunità per timori legati alla sicurezza, senza nemmeno intervenire per aggiornare i dispositivi o offrire una tempistica chiara per la riattivazione del servizio.

L’assenza di comunicazioni ufficiali, di un piano di intervento e di una data certa per la risoluzione del problema alimenta un senso di abbandono istituzionale che non possiamo più tollerare”.

Dichiara il segretario Luigi Vitale:

“Chiediamo con forza che Poste Italiane si assuma le proprie responsabilità, investendo nella sicurezza degli impianti e ripristinando quanto prima il servizio ATM nei comuni interessati.

Non si può continuare a penalizzare territori già fragili, né ignorare il diritto dei cittadini all’accesso ai propri risparmi.

È tempo di risposte concrete, non di silenzi”.