Basilicata: “Ogni metro cubo d’acqua non monitorato rappresenta un danno concreto”. Le richieste urgenti

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani relativo alle recenti criticità emerse sulla gestione della diga di San Giuliano, anche a seguito della nota diffusa da CIA Puglia.

Il comunicato lancia un appello per verifiche immediate, richiama la necessità di dati certi e trasparenti, e ribadisce la richiesta di dichiarare lo stato di emergenza e di nominare un commissario esterno per garantire una gestione corretta ed efficace delle risorse idriche:

“A seguito del comunicato diffuso da CIA Puglia sulla gestione della diga di San Giuliano, il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani ribadisce la necessità di verificare con urgenza quanto denunciato, senza tentennamenti.

Il punto centrale è chiaro: servono dati.

Non è più tollerabile affrontare la crisi idrica con numeri parziali, stime approssimative o versioni contrastanti.

La gestione dell’acqua deve poggiare su basi trasparenti e verificabili, altrimenti si alimentano solo incertezza e sfiducia.

Ogni metro cubo d’acqua non monitorato rappresenta un danno concreto per imprese agricole, comunità e territorio.

Non basta dichiarare interventi o promesse: è indispensabile documentare con chiarezza i volumi presenti, i consumi, le perdite e le assegnazioni effettive.

Solo così sarà possibile programmare in modo serio e responsabile.

Per questo ribadiamo la richiesta di dichiarare lo stato di emergenza e di nominare un commissario esterno, indipendente, con il compito prioritario di riportare trasparenza e metodo nella gestione.

Basta perdite di tempo o false illusioni: senza dati oggettivi non c’è governance, non c’è pianificazione, non c’è futuro per l’agricoltura del Mezzogiorno.

Rivolgiamo un appello alla Giunta regionale: si faccia carico con responsabilità di questa vicenda, chiedendo immediatamente verifiche ufficiali, garantendo chiarezza istituzionale e mettendo al centro la difesa di cittadini e agricoltori.

La Basilicata non può più permettersi di rinviare decisioni che riguardano la sua risorsa più preziosa: l’acqua”.