Pensioni agosto: ecco tutte le info sul cedolino e calendario postale

A partire da venerdì 1° agosto 2024, l’INPS darà il via all’accredito delle pensioni, accompagnato da una serie di voci contabili che interesseranno numerosi beneficiari.

Il cedolino è consultabile online dal 21 luglio 2024 attraverso l’area riservata “MyINPS”, accessibile mediante Spid, Cie o Cns.

Nel cedolino fa sapere quifinanza saranno presenti diverse voci, sia a credito che a debito.

Tra queste rientrano:

  • i rimborsi Irpef per chi ha presentato il modello 730 con esito a credito;
  • le trattenute per saldo a debito risultanti dalla dichiarazione dei redditi;
  • le addizionali regionali e comunali calcolate sul reddito 2024, da trattenere in 11 rate;
  • il recupero fino a 50 euro dei bonus anti-inflazione del 2022 erogati indebitamente;
  • la quattordicesima, per chi non l’avesse già ricevuta a luglio e ne abbia diritto.

L’accredito avverrà venerdì 1° agosto per chi riceve la pensione tramite conto corrente, libretto postale o carta prepagata con Iban.

Per chi invece ritira la pensione in contanti presso Poste Italiane (fino a un massimo di 1.000 euro), il ritiro seguirà un calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome:

  • A-B: venerdì 1° agosto;
  • C-D: sabato 2 agosto (solo mattina);
  • E-K: lunedì 4 agosto;
  • L-O: martedì 5 agosto;
  • P-R: mercoledì 6 agosto;
  • S-Z: giovedì 7 agosto.

Le operazioni di rimborso e trattenuta derivanti dal modello 730/2024 riguardano i pensionati che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta.

I flussi devono essere stati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno.

A seconda del risultato della dichiarazione, l’INPS provvede:

  • al rimborso dell’importo a credito;
  • alla trattenuta dell’importo a debito.

Quando il contribuente ha scelto di rateizzare il saldo a debito, il versamento deve essere completato entro novembre.

Se la dichiarazione è stata trasmessa dopo giugno, il numero di rate disponibili può ridursi.

La rateizzazione, applicata a partire da agosto, distribuisce l’importo in rate costanti, anche se i singoli elementi di credito e debito possono variare.

Rimane costante la somma algebrica complessiva della rata.

Ad esempio, se dalla dichiarazione risulta un credito per addizionale regionale di 10 euro e un debito Irpef di 110 euro, il debito netto è 100 euro. Richiedendo 4 rate, ogni rata sarà di 25 euro.

Il primo mese includerà il rimborso di 10 euro e una trattenuta di 35 euro, determinando una rata netta di 25 euro. Dalla seconda rata saranno applicati interessi dello 0,33% mensile.

I pensionati possono controllare i risultati del 730 tramite il servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, disponibile anche su app INPS Mobile.

L’INPS effettua il conguaglio solo se ha operato come sostituto d’imposta nel periodo di riferimento. Questo vale solo per prestazioni soggette a tassazione, come le pensioni ordinarie, e non per prestazioni assistenziali esenti (ad esempio assegni sociali o invalidità civile).

Per eseguire i conguagli, l’INPS verifica che il codice fiscale del contribuente sia associato a un soggetto per cui ha agito come sostituto d’imposta almeno fino al 1° aprile. In sede di dichiarazione dei redditi, è quindi necessario indicare correttamente il sostituto. Solo chi riceve trattamenti imponibili può indicare l’INPS.