Le avversità climatiche non fermano il vino italiano con la produzione che dovrebbe aggirarsi quest’anno intorno ai 45 milioni di ettolitri, con una qualità tra il buono e l’ottimo.
Anche in Basilicata si prospetta una buona annata, poco sopra la media dell’ultimo quinquennio.
Sono le stime diffuse dalla Coldiretti in occasione dell’avvio della vendemmia in Italia.
Spiega la Coldiretti della Basilicata:
“Un dato conseguenza di una stagione, quella in corso che sotto il profilo sanitario, è stata ottimale perché le condizioni termico-igrometriche sono state tali da non produrre particolari apprensioni.
Quindi il controllo su peronospora ed oidio è stato agevole.
Le condizioni in Maggio e Giugno sono state molto buone favorendo, dopo due annate difficili, un ottimo vigore vegetativo, con buona fioritura ed allegagione.
Le viti allevate in alcuni areali, hanno sofferto per gelate tardive primaverili che hanno compromesso il germogliamento primaverile e l’emissione delle infiorescenze con un conseguente calo produttivo.
Pur tuttavia, questo è avvenuto solo in limitati territori, mentre il grosso dell’areale di allevamento ha beneficiato di giuste temperature e piovosità con un buon potenziale produttivo per vitigni bianchi e neri”.
Dalle stime dell’organizzazione agricola lucana “il caldo di fine Giugno e Luglio per quanto abbia messo in difficoltà le viti, non pare aver compromesso il potenziale produttivo e se è vero che il primo requisito di qualità è la sanità delle uve, l’annata è da definire decisamente buona”.
Per il potenziale produttivo sembra di essere rientrati in un ambito di “normalità” quantitativa così come per l’epoca di raccolta senza gli anticipi degli ultimi anni.
Per l’Aglianico del Vulture si è ancora molto lontani dal periodo di vendemmia (tra metà Ottobre e metà Dicembre) e, “pur se il potenziale pare positivo per quantità e qualità, molto ancora può succedere e il giudizio può essere in futuro confermato o meno”.
Infine, un dato relativo agli incendi che, purtroppo, anche quest’anno non hanno risparmiato alcune vigne.
Conclude la Coldiretti della Basilicata:
“Ai titolari delle aziende va la nostra vicinanza per i danni che hanno dovuto subire.
Un grazie anche ai Vigili del Fuoco, agli uomini del consorzio di bonifica, alla Protezione civile, e ai volontari che hanno lottato contro questa piaga voluta da gente senza scrupoli”.