Venosa, addio al professor Cipriani. Questo il ricordo

Venosa (PZ) in lutto.

La città piange l’inaspettata e improvvisa dipartita del Prof. Giovanni Cipriani.

Sgomento l’Orazio Flacco della Città di Orazio, che il Professore lo conosceva da un trentennio.

Il prof. Cipriani era membro del Comitato tecnico-scientifico del Certamen Horatianum, che dal 1986 si svolge a Venosa in memoria del suo più illustre cittadino: Orazio.

La Dirigente Carlomagno ricorda con commozione il Prof. Cipriani, di cui ammirava naturalmente la sua vasta conoscenza e soprattutto la sua dimensione umana:

Un uomo umile, e sulle sue umili origini, di cui tanto andava fiero, secondo il modus Horatianus, aveva costruito la sua straordinaria personalità.

Profondo conoscitore e cultore della lingua e della letteratura latine, tanto da rinnovarle in uno spirito tutto contemporaneo, senza mai abbandonare le radici autentiche, ha contribuito a dare lustro alla gara Oraziana, che porta alto il nome di Venosa in Italia e in Europa.

E certamente senza la sua presenza il Certamen non sarà più lo stesso: l’angolo della didattica, destinato alla formazione dei docenti, ha perso il suo amato coordinatore.

Porterò nel mio cuore il ricordo di un Professore il cui nome avevo letto sul testo di letteratura latina che avevo adottato ai tempi del mio insegnamento di discipline classiche al liceo e che il destino mi ha concesso il privilegio di conoscere e di diventargli amica.

Custodirò questo libro sul quale aveva apposto una bellissima dedica, come un dono prezioso che testimonia quanto i sogni possano diventare realtà.

Il Certamen Horatianum perpetuerà la tua lodevole fama. Ciao Gianni”.

La prof.ssa Lucia Reggente, coordinatrice del Certamen aggiunge:

“Ha lasciato un grande vuoto il caro Professore Giovanni Cipriani, Ordinario di Lingua e Letteratura Latina, già Preside della Facoltà di Lettere e Prorettore dell’Università di Foggia, insignito del titolo di Professore Emerito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

E’ stato uno dei padri fondatori del Certamen Horatianum e punto di forza del Comitato Tecnico-Scientifico sin dal 1987, anno di nascita della competizione di latino istituita dall’I.I.S.S. ‘Quinto Orazio Flacco’ di Venosa.

Fine latinista, profondo conoscitore di Orazio, spirito versatile, indimenticabile animatore dell’Angolo della Didattica Latina nell’ambito della manifestazione venosina, ha sapientemente formato migliaia di studenti nel suo percorso accademico, nonché aggiornato schiere di docenti nel trentennio di collaborazione con il ‘Quinto Orazio Flacco’ di Venosa, condividendo la sua prestigiosa esperienza di docente universitario, la sua grande professionalità e innegabile cultura.

Rimane in chi l’ha conosciuto l’amarezza di non poter godere ancora delle sue lectiones magistrales a causa di una morte improvvisa che lo ha sottratto prematuramente ai suoi estimatori.

Quis desiderio sit pudor aut modus tam cari capitis? […] Multis ille bonis flebilis occidit. (Orazio – Odi I, 24, 9).

Che ritegno o misura alle tue lacrime se ti muore un amico? […] Molti buoni quaggiù ora lo piango'”.

Il già ispettore scolastico, prof. Pierpaolo Rosati lo ricorda in questo modo:

“È un vuoto incolmabile quello che il Professore Giovanni Cipriani, con la sua prematura scomparsa, lascia in noi tutti.

Mi piace ricordare come da circa vent’anni gli argomenti dei suoi studi avessero abbandonato l’ambito accademico istituzionale per acquisire un carattere del tutto originale, dovuto a temi e argomenti di portata antropologico-culturale.

Nel campo dei grecisti francesi una simile svolta aveva già prodotto risultati notevoli, ma sul versante dei latinisti, un orientamento del genere ancora non aveva trovato un riscontro altrettanto incisivo.

Ebbene, può dirsi che sia stato proprio Cipriani a determinare, qui da noi, l’innovazione appena accennata.

Per una testimonianza personale, soggiungerei un particolare: quello da me riscontrato nei circa 30 Certamina Horatiana cui io e Gianni, ormai amici di lunga data, abbiamo partecipato.

Ed è lì che Cipriani, dal suo ‘Angolo della didattica’ riusciva ad avanzare una proposta metodologica di fondamentale importanza, tesa a far sì che il latino potesse uscire dalla turris eburnea del classicismo per andare incontro a varie contaminazioni interdisciplinarii.

Fra le tante, voglio ricordarne almeno due: la pittura e la musica.

E chissà che, in un prossimo Certamen, non sia possibile sentir parlare, ad es., di … ‘Orazio nella Storia della Musica’ (o dell’Arte)!”.

Rosa Torciano, dirigente scolastico in pensione, porge l’estremo, accorato saluto al Prof. Giovanni Cipriani, protagonista del Certamen Horatianum fin dalla nascita:

“Il suo ricordo resterà indelebile in quanti, studenti e docenti, lo hanno conosciuto nella veste di valente relatore, grande conoscitore della cultura classica che riusciva a comunicare con passione.

Lascia una grande eredità nel futuro della cultura classica”.

Un ex alunno del Quinto Orazio Flacco, Marco Soldo, ha seguito per un quinquennio gli interventi del prof. Cipriani e lo ricorda in questo modo:

“Da studente vorrei ricordare la sua intuizione di ravvisare nella Cena di Trimalcione (descritta nel Satyricon di Petronio) con tutto il suo apparato di esagerata e nauseabonda ostentazione dei partecipanti al banchetto, un senso tragico di morte che aleggia nell’ambiente.

Questa cosa, che trovai nel suo libro, mi colpì profondamente”.

Ci stringiamo al dolore della famiglia per questa terribile perdita.