Tutti a favore per far riconoscere l’indotto di Melfi e la sua area industriale “area di crisi industriale complessa”. Ecco i dettagli

Si è tenuta oggi in Regione Basilicata una riunione convocata dall’Assessore Galella in relazione all’istanza per l’Indotto di Melfi e la sua area industriale, per il riconoscimento di area di crisi industriale complessa ai sensi della legge 181/89.

In proposito scrive la UIL UILM:

“Tale istanza, condivisa da tutte le parti sindacali e datoriali ormai da mesi, è stata illustrata dai tecnici regionali e consulenti esterni esperti del settore, ed è un utile strumento che può, dopo la sua approvazione definitiva da parte dei Ministeri competenti, mettere in campo tutta una serie di azioni volte da un lato a riconoscere strumenti come ammortizzatori sociali ed aiuti al reddito per i lavoratori e dall’altro strumenti utili di aiuti di prospettiva per nuovi insediamenti industriali nell’area industriale di Melfi.

Tale percorso riteniamo che sia utile per il futuro prossimo ma soprattutto in questa fase dove la transizione all’elettrico diventa fondamentale affinché Melfi possa contenere ma soprattutto rilanciare l’azione industriale e non lasciare nessun lavoratore senza posto di lavoro.

Inoltre l’incontro è stato propedeutico anche perché la Regione ha illustrato le azioni che sta costruendo tra i vari soggetti industriali della Basilicata, in questo caso Eni, Total e Stellantis affinché si possa, tutti insieme, raggiungere l’obiettivo anche qui di rendere i futuri investimenti sull’idrogeno volano per rilanciare ed affrontare in modo serio la transizione.

Riteniamo che questa sia la strada giusta ma bisogna fare presto affinché il lavoro fatto finora si traduca in azioni concrete e si arrivi, in tempi brevi, al Patto di Melfi da noi più volte richiamato che sicuramente dovrà essere accompagnato anche dalle politiche nazionali.

Pertanto è il momento di unirsi sempre di più ed andare nella direzione di sottoscrivere, in modo chiaro, il futuro che salvaguardi l’industria ed i lavoratori di Melfi e della Basilicata”.