Tensioni su futuro dell’ospedale di Melfi a causa di parametri e assetti dell’Azienda: il Consiglio non sia depotenziato da funzioni di programmazione.

“In occasione della presentazione delle linee guida del nuovo Piano Sanitario Regionale, a giugno di quest’anno, tra le altre cose avevo sottolineato quanto fosse rilevante il rapporto tra situazioni consolidate, decisioni assunte e pianificazione”.

Lo dichiara il capogruppo del partito democratico in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che aggiunge:

In questi mesi sono salite le tensioni sul futuro dell’ospedale di Melfi e rimbalzano con frequenza parametri e assetti dell’Azienda Ospedaliera che determinano, ad esempio, apprensione sul destino del punto nascite.

Per questo è necessario, o sarebbe stato opportuno, come più volte sottolineato che, per evitare che il Consiglio regionale fosse depotenziato dalle sue funzioni di programmazione (già accaduto con la DGR 600/2024 per continuità assistenziale e medicina territoriale), atti aziendali non consolidassero scelte prima dell’approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale”.