Strade sbarrate alle moto, il presidente Tripputi del MotoClub Melfi: “Chiudere circa 2600 km non è una soluzione”! I dettagli

Il Presidente del MotoClub Melfi “Gianpiero Di Vito”, Marcello Tripputi, si associa alla denuncia fatta anche da Team 010 Bike-Melfi.

Ecco le sue parole:

“In questi giorni ho appreso la notizia in merito alla inibizione della circolazione dei cicli e motocicli di alcune arterie secondarie della regione Basilicata.

Faccio appello al Presidente della Regione Basilicata, alle Istituzioni competenti e ai Sindaci dei Comuni coinvolti, affinché venga rivista l’ordinanza di chiusura, perché è evidente che una tale presa di posizione danneggia ulteriormente il nostro territorio.

La Federazione Motociclistica Italiana (FMI) infatti, grazie al protocollo di intesa sottoscritto con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), lavora ininterrottamente affinché venga valorizzato il patrimonio storico culturale del nostro paese vissuto in chiave moderna attraverso il mototurismo.

Non è assolutamente concepibile, inoltre, emanare una ordinanza che prevede il divieto di circolazione di una categoria di veicoli, se non altro perché in Italia il Codice della Strada non fa eccezione alcuna in ordine alle tasse di circolazione e di possesso dei veicoli.

In questa ordinanza c’è stata una caduta di stile che danneggerà inevitabilmente il patrimonio storico e culturale della nostra terra.

Andrebbero coinvolte in tali decisioni figure tecniche qualificate e magari le associazioni di settore, quantomeno per sentire il parere e tenere soprattutto conto di chi lavora assiduamente per la promozione del turismo regionale.

Mi auspico una immediata revoca delle ordinanze, perché chiudere circa 2600 km di strada non è la soluzione al fine di tutelare la sicurezza della viabilità, ma è soltanto nascondere la polvere sotto al tappeto”.