RIONERO: “IL SINDACO DI TORO NON HA RISPETTATO GLI ACCORDI PRE-ELETTORALI”

Pubblichiamo di seguito la nota congiunta di Sinistra Ecologia e Libertà di Rionero firmata dell’ex consigliere Mario Di Nitto, dell’ultimo segretario di circolo, Donatello Pinto, e il suo predecessore, Giovanni Marino, rivolta al sindaco Di Toro.

“Brutto colpo per l’Amministrazione Di Toro. Buona parte del direttivo dell’ormai ex Sinistra Ecologia e Libertà, soprattutto i molti giovani che vi facevano parte, con un lungo documento molto critico anche verso le vicende che hanno caratterizzato l’appena celebrato congresso di Sinistra Italiana, contestano al Sindaco Di Toro di non rispettare gli accordi pre-elettorali per quel che riguarda soprattutto la ridefinizione dell’assetto amministrativo.

A distanza di oltre nove mesi dalle elezioni, siamo costretti a prendere amaramente atto che degli impegni assunti e delle garanzie offerte a ridosso della composizione delle liste elettorali, oggi, è rimasto solo il lontano ricordo.

La questione è soprattutto quella legata al funzionigramma dell’ente che continua a vedere il fratello del sindaco, geom. Di Toro, continuare a rivestire il ruolo di responsabile del settore lavori pubblici e appalti.

Una notizia questa che è destinata sicuramente a creare un terremoto nella politica cittadina; tanto più se si considera che Rionero è sempre stata una roccaforte della sinistra e che da qui provengono ben due parlamentari di SEL, tra i quali l’ex Sindaco Placido, entrambi ormai membri della neonata Sinistra Italiana e destinatari delle critiche riguardanti il tesseramento (“gonfiato e falso”) e la scarsa coerenza dei comportamenti.

È il momento di porre fine alla doppiezza politica, non bastano le buone enunciazioni di principio, se quotidianamente si mostrano atteggiamenti di segno opposto, dove la volontà di individuare la nuova rotta viene spudoratamente sacrificata sull’altare della logica degli equilibri interni e dell’assalto alla cabina di comando.

Ma la rottura, tuttavia, non appare definitiva, sembra più un richiamo alla coerenza, un invito a dimostrare con i fatti di voler tutti, unitariamente, costruire un’effettiva alternativa. La coerenza dei comportamenti, per l’impatto che ha sui processi culturali e sociali, pesa sulla bilancia del futuro molto di più del risultato di un’elezione o del mantenimento di qualsivoglia rappresentanza istituzionale.

Per questo i redattori del documento concludono invitando le attuali rappresentanze istituzionali a livello locale (n.d.r. l’ass. Nardozza e la cons. Cappiello, in particolare) a trarne le dovute conseguenze. Staremo a vedere cosa succederà ma certamente la notizia non è di poco conto”.