Grande momento di arte e spettacolo della XX edizione del Certamen ‘G. Fortunato’, è stato la suggestiva messa in scena, presso il Centro sociale di Rionero in Vulture, dei Quadri dialoganti, curata dal Professore Buonaventura Ramone con la collaborazione della Professoressa Anna Tralli, docenti dell’Istituto.
Ieri sera, dinanzi ad una platea gremita, sono stati magistralmente rappresentati dagli alunni delle classi 5E, 5F, 5H, 5M e 3F del Liceo Scientifico e 5A del Liceo Scienze Umane, i dipinti La deposizione di Cristo del 1601 e La crocifissione di San Pietro del 1600, opere di Caravaggio, e le due sculture Paolina Borghese ed Ebe ed il gruppo scultoreo Le tre Grazie del 1812-1817 di Antonio Canova.
Novità dell’edizione di quest’anno sono stati i Quadri senza tela, una rappresentazione metaforica ed immaginata dell’arte, in cui la cornice senza tela può essere letta come il “supporto” di un’idea: un’interpretazione originale dell’arte, secondo la quale l’opera può essere soggetta a varie interpretazioni da parte di chi osserva ed un invito a concentrarsi sul contenuto piuttosto che sulla cornice.
Nel corso della serata sono stati proposti anche due monologhi sui temi “Memoria, legami ed identità” di Marco Incamicia della 5H e “Le trame dell’Arte e dell’Amore” di Francesca Tirico della 5A.
Il primo monologo, basato su tre parole fondamentali, la memoria che è ciò che ci trattiene, i legami, ciò che ci unisce, l’identità, ciò che ci definisce, ha offerto al pubblico interessanti spunti di riflessione sulla nostra esistenza.
Il secondo monologo, invece, suggestivo ed emozionante, era imperniato su due temi strettamente connessi: arte ed amore.
Due parole, queste, che si intrecciano nella storia, nella letteratura, nella musica e nelle arti varie, attraverso le quali il monologo ha suscitato un intreccio di emozioni e pensieri.
Sia le drammatizzazioni che i monologhi, sono stati inframezzati da esibizioni musicali e di danza, eseguite dagli studenti.