Il mondo della bellezza si rifà il trucco con un disegno di legge presentato in Senato da Renato Ancorotti di Fratelli d’Italia che punta a riscrivere le regole.
Per parrucchieri, estetisti ed altre figure verrà introdotto un esame di abilitazione obbligatorio, il riconoscimento di nuove figure professionali e un forte inasprimento delle sanzioni contro l’abusivismo.
Il comparto del beauty, secondo per numero di addetti solo all’edilizia, fa sapere quifinanza ha visto negli ultimi anni una profonda trasformazione.
Non si tratta più solo di tagli di capelli o trucco base: oggi il settore comprende ricostruzione unghie, dermopigmentazione, extension ciglia, laminazione sopracciglia, make-up professionale e trattamenti estetici complessi che richiedono competenze tecniche e conoscenze specifiche di chimica, anatomia e apparecchiature elettroniche.
E la novità degli ultimi anni è che sempre più giovanissime ricorrono ai trattamenti di bellezza.
La normativa di riferimento è ferma al 1990 per l’estetica e al 2005 per l’acconciatura.
Nel frattempo nel mondo dei parrucchieri e degli esperti di bellezza si sono create ampie zone grigie, dove spesso operano professionisti senza qualifiche oppure operatori del settore che, nel giorno di riposo, raggiungono la clientela a domicilio per ottenere un guadagno extra in nero.
La novità principale della riforma è l’introduzione di un esame di abilitazione professionale, senza il quale non sarà possibile esercitare. Per accedere all’esame, il percorso previsto è il seguente:
- formazione di 900 ore distribuite in due o tre anni di corso regionale;
- in alternativa un anno di lavoro a tempo pieno presso un’impresa del settore dopo aver completato il percorso formativo;
- possibilità di accesso per chi ha tre anni di esperienza nel settore o ha concluso un contratto di apprendistato seguito da un anno di attività lavorativa.
Per le nuove figure professionali come l’onicotecnico e il truccatore/tecnico di ciglia e sopracciglia, il percorso formativo sarà di almeno 600 ore.
Il disegno di legge riconosce ufficialmente due figure fino ad oggi in una sorta di limbo normativo:
- onicotecnico ovvero esperto nella ricostruzione e cura delle unghie naturali o artificiali;
- truccatore e tecnico di ciglia e sopracciglia, professionisti specializzati in make-up, extension, laminazione e colorazione.
Verranno inoltre introdotti corsi avanzati per diventare Seo (Specialisti in Estetica Oncologica), destinati a chi vuole fornire supporto estetico a persone in trattamento o recupero da patologie oncologiche.
Le Regioni dovranno aggiornare i programmi di studio, inserendo materie come:
- cosmetologia e chimica;
- fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio;
- marketing per il settore beauty;
- utilizzo di apparecchi elettromeccanici per uso estetico.
L’obiettivo è formare professionisti non solo tecnicamente preparati, ma anche capaci di gestire la propria attività con competenze di mercato.
Uno degli aspetti più duri della riforma riguarda le sanzioni per il lavoro nero o non a norma:
- per gli estetisti abusivi l’attuale multa da 500 a 2.000 euro passerà a una sanzione da 5.000 a 50.000 euro più la sospensione dell’attività da 1 a 2 anni;
- per i parrucchieri e gli acconciatori abusivi l’attuale multa da 250 a 5.000 euro passerà a una sanzione da 3.000 a 10.000 euro.
Resta la possibilità di procedere penalmente nei casi previsti per esercizio abusivo di professione.
La riforma introduce anche una novità che guarda al modello internazionale: titolari di saloni di acconciatura o centri estetici potranno affittare poltrone o cabine a professionisti abilitati.