Parco Vulture: “Siano le comunità locali aderenti a decidere i propri assetti il futuro dell’Ente”. Le ultime notizie

“Ringrazio la Presidente del Parco del Vulture, Francesca Di Lucchio, per il senso di responsabilità dimostrato con le sue dimissioni perché con la sua decisione ha di fatto sbloccato una situazione di stallo che il Presidente Bardi ha volutamente ignorato per mesi.

Era l’unica scelta possibile in un contesto in cui la mancata presa d’atto delle dimissioni dei cinque componenti del Consiglio Direttivo aveva reso l’Ente paralizzato e privo di ogni operatività.

Le dimissioni della Presidente certificano quanto abbiamo denunciato da tempo attraverso le nostre interrogazioni e le ripetute richieste di dichiarare la decadenza del Direttivo, dopo che i sindaci di Barile, Ginestra, Ripacandida, Rionero in Vulture e Ruvo del Monte avevano formalmente rinunciato al proprio mandato“.

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, che prosegue:

“Esprimo profondo disappunto per l’atteggiamento del presidente Bardi, che con ostinazione ha scelto di non prendere atto di una situazione ormai irreversibile, tenendo in piedi un organismo sfiduciato dagli stessi componenti e privo di ogni legittimità politica e funzionale.

Questa chiusura ha determinato il rallentamento dell’attività amministrativa e una profonda frattura con i territori del Vulture, che già faticano a percepire questi enti come strumenti utili e coerenti con un vero progetto di sviluppo locale.

Ora la Regione deve avere il coraggio di fare un passo indietro e lasciare che siano le comunità locali aderenti al Parco del Vulture a decidere i propri assetti e il futuro dell’Ente.

Le amministrazioni e i sindaci dell’area del Vulture devono poter tornare protagonisti di un percorso di rilancio che metta al centro la collaborazione, la partecipazione e la progettualità condivisa, non la gestione dall’alto e la paralisi decisionale”.