Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa degli operai in presidio alla Pmc Automotive di Melfi:
“Il 26 novembre ci sarà un nuovo incontro al Mimit sulla nostra questione.
Come operai Pmc ribadiamo quello che abbiamo già detto quando abbiamo messo su il presidio.
Lo ribadiamo per chiarire ancora una volta quello che vogliamo e che dovrà essere centrale nella discussione del 26 novembre.
Noi non ci stiamo a farci liquidare in silenzio.
La maggior parte di noi, vista l’età media, non può accontentarsi di un incentivo al licenziamento per poi rimanere disoccupati per molti anni prima della pensione.
A noi serve un lavoro per poter sopravvivere.
Visto che Stellantis ha creato il problema, sarebbe logico che Stellantis lo risolvesse.
Visto che le produzioni Pmc sono state internalizzate, anche gli operai che le facevano in Pmc, devono entrare nello stabilimento centrale.
Questa è la posizione che noi principalmente sosteniamo.
Non abbiamo però idee fisse a riguardo.
Per noi un padrone vale l’altro.
Se ci sono alternative reali a Stellantis, noi siamo disponibili.
Ribadiamo però che dobbiamo rientrare in fabbrica con le stesse condizioni salariali e contrattuali che avevamo prima.
Nessuna occupazione precaria verrà da noi accettata.
L’esperienza di centinaia di giovani compagni di lavoro, assunti con contratti precari e subito dopo licenziati, è una lezione che non dimentichiamo.
Lavoro sicuro è stabile. Questo è quello che vogliamo“.

































