Via libera dalla Camera alla proposta di legge recante “disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” che si propone di inserire le cure per questa condizione – che riguarda almeno 6 milioni di italiani – tra i livelli essenziali di assistenza (i Lea), ovvero quelle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale deve erogare gratuitamente a tutti i cittadini.
La proposta, il cui primo firmatario come fa sapere today è Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio, è passata con i voti favorevoli di 155 deputati, nessun voto contrario e 103 astenuti.
La palla passa ora al Senato per l’esame della proposta e l’approvazione finale.
Nei livelli essenziali di assistenza rientrerebbero varie prestazioni, dalle visite e gli esami diagnostici fino alla chirurgia e ai nuovi farmaci anti-obesità.
A preoccupare è soprattutto l’obesità infantile, in allarmante aumento: circa il 19 per cento dei bambini tra gli 8 e 9 anni è in sovrappeso e il 9,8% risulta obeso, ha spiegato il deputato di Forza Italia, citando dati Istat.
Si tratta quindi “di un tema di grande attualità”, sottolinea Pella, e di “un problema rilevantissimo di salute pubblica e di spesa per il Servizio sanitario nazionale. Anche in virtù delle sue complicanze – sottolinea – dal diabete ai tumori e alle malattie cardiovascolari. Il World Obesity Atlas prevede che l’impatto economico globale del sovrappeso e dell’obesità raggiungerà 4,32 trilioni di dollari all’anno entro il 2035, se le misure di prevenzione e cura non miglioreranno”.
“Diventiamo il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come una malattia.
A partire dal 2019, mi sono impegnato a coinvolgere il mondo scientifico e universitario, quello medico e le associazioni dei pazienti e dei cittadini, scrivendo insieme e portando in approvazione unanime una mozione in quest’Aula.
Oggi quella mozione e quell’impegno diventano legge”, rivendica Pella.
La proposta contiene 6 articoli: il primo contiene i principi e le finalità, ovvero garantire la tutela della salute e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone affette da obesità, definita malattia progressiva e recidivante.
L’articolo 2 prevede che le cure relative possano essere inserite, nelle prestazioni contenute nei Lea, a carico del Servizio sanitario nazionale.
All’articolo 3 si autorizza il finanziamento di un programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità: per il 2025 la spesa è fissata a 700mila euro annui, 800mila per il 2026 e 1,2 milioni di annui a decorrere dal 2027.
All’articolo 4 viene prevista l’istituzione di un Osservatorio per lo studio dell’obesità presso il ministero della Salute, con compiti di monitoraggio e studio e degli stili di vita della popolazione italiana.
Sempre al ministero della Salute viene attribuito (all’articolo 5) il compito di individuare e promuovere azioni di informazione e prevenzione
L’articolo 5 attribuisce al ministero della salute il compito di individuare, promuovere e coordinare azioni di informazione e sensibilizzazione sui corretti stili di vita. Disposizioni finanziarie sono infine contenute nell’ultimo articolo.