Lavello, screening di massa: oltre 1000 test rapidi per i bambini. Ecco l’intervento del Dott. Manieri

L’amministrazione del Comune di Lavello (PZ) con un comunicato rende noto alla cittadinanza l’avvio di uno screening capillare su tutta la popolazione scolastica.

Ecco quanto riportato:

“Nei prossimi giorni, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana Sezione di Lavello (PZ), saranno effettuati oltre 1000 test antigenici rapidi”.

Interviene a questo proposito il Dott. Sergio Manieri a cui va il grazie del Comune di Lavello (PZ) per il contributo e la competente e generosa disponibilità.

Spiega il Dott. Sergio Manieri, Presidente della Società Italiana Pediatria Basilicata e Primario di Pediatria al San Carlo di Potenza:

“Vorrei parlarvi brevemente dell’epidemia Covid in età pediatrica.

Ormai è risaputo che i bambini si ammalano meno di Covid 19 per tutta una serie di motivi:

innanzitutto perché i recettori che consentono l’ingresso del virus nelle cellule del polmone, nei bambini sono meno funzionanti, meno affini verso il coronavirus e quindi ne impediscono o rallentano l’ingresso ma poi il sistema immunitario dei bambini, il sistema immunitario innato che è la prima linea di difesa verso qualsiasi tipo di infezione, nei bambini è molto attivo perché i bambini già dalle prime epoche della vita vanno incontro a infezioni respiratorie di correnti, poi fanno tante vaccinazioni, per cui il sistema immunitario è come se fosse in perenne attività.

Immaginiamo il sistema immunitario come un esercito: laddove nei bambini è costituito da soldati già equipaggiati, già armati e quindi possono fronteggiare rapidamente qualsiasi tipo di aggressione.

Invece, l’esercito degli adulti è costituito da soldati che sono richiamati alle armi in caso di necessità e quindi ovviamente questo può facilitare un’aggressione che poi può essere fatale.

Quindi si ammalano meno i bambini ma sono in grado di contagiare come e più degli adulti.

Ecco perché è importante anche in età pediatrica cercare di individuare i contagi per attivare quella catena di tutti i contatti che sono stati appunto a contatto con il bambino positivo.

E questo come si fa?

Attraverso il tampone rinofaringeo.

Attualmente ci sono due tamponi: il tampone classico che è poi quello più affidabile ma necessita di alcune ore per avere il risultato e poi attualmente è tecnicamente difficile poterlo utilizzare su larga scala.

Poi c’è il tampone rapido che è meno preciso rispetto a quello precedente però consente di avere la risposta nel giro di qualche minuto e poi può essere applicato agevolmente su una vasta popolazione come può essere quella scolastica”.